Un uomo di 39 anni di Augusta è stato arrestato dopo aver picchiato la compagna nella loro abitazione dove era ai domiciliari. A seguito di queste violenze, il magistrato di sorveglianza ha disposto il trasferimento in carcere dell’indagato, che è stato accompagnato dalla polizia  nel penitenziario di Augusta. I due, secondo una prima ricostruzione, avrebbero litigato ma l’uomo non si sarebbe limitato solo alle parole, infatti come emerso al termine degli accertamenti, avrebbe preso a botte la donna nonostante la presenza della figlia della vittima,  10 anni. Le urla avrebbero attirato l’attenzione dei vicini che hanno chiesto l’intervento dei poliziotti e quando si sono presentati nella casa della coppia, il trentanovenne era abbastanza  alterato, per cui, al fine di evitare ulteriori problemi, lo hanno portato via dall’abitazione in attesa della decisione del magistrato che ha spedito in cella l’indagato. E’ accusato di maltrattamenti in famiglia e le indagini dovranno accertare se in passato si sono verificati altri episodi.

“Inoltre, dopo serrate indagini scaturite a seguito dell’intervento degli agenti, il 12 e il 13 giugno, quando un uomo ha colpito ripetutamente la ex convivente con pugni e calci al volto, tirandole i capelli e versandole addosso della candeggina, cagionando un trauma cranico e un trauma all’occhio sinistro, è stato notificato a quest’ultimo un decreto di non avvicinamento” fanno sapere dalla Questura di Siracusa.