Prezzi alti per una cena a base di pizza, consumata in un locale in Ortigia, il centro storico di Siracusa. Lo denuncia ormai un ex cliente della pizzeria che ha raccontato sui social la sua esperienza.
La protesta di un cliente
“Capisco che i ristoratori vogliano recuperare in fretta i guadagni persi in due anni di restrizioni. Però, trovo immorale pagare 33 euro per 2 pizze, tra cui una margherita ed una rossa con funghi, ed una bottiglia di acqua minerale” è la ricostruzione dell’utente, che ha naturalmente, scatenato il dibattito sull’impennata dei prezzi, legata anche all’aumento dei costi dell’energia e delle materie prime.
La Confcommercio
Sulla vicenda, è intervenuto il direttore della Confcommercio Siracusa, Francesco Alfieri, per il quale i costi dell’energia stanno penalizzando l’intero settore della ristorazione ma pone delle altre questioni.
“Nessuna scorrettezza se prezzo era nel menu”
“Dipende se il prezzo era chiaro nel menu: se il prezzo era stato dichiarato benché il prezzo può essere considerato alto non hanno commesso nessuna scorrettezza. Considera – dice il direttore della Confcommercio Siracusa, Francesco Alfieri – che il costo dell’energia e del grano sta facendo schizzare i prezzi in tutto il settore della ristorazione”
“Cosa diversa se il prezzo non era stato dischiarato nel menu, allora è un illecito che bisogna denunciare” conclude il direttore della Confcommercio Siracusa.
I prezzi delle materie prime
Secondo quanto svelato dall’Aibi, l’Associazione Italiana Bakery Ingredients aderente ad Assitol, nell’ultimo anno il grano ha subito un aumento pari al 41%, lo zucchero del 50%, gli oli vegetali del 60%, prodotti lattiero-caseari sono aumentati del 17%. La guerra in Ucraina ha complicato le cose, facendo schizzare i costi, soprattutto quelli legati all’energia.
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