La Deputazione della Cappella di Santa Lucia consegnerà a tre donne ucraine le chiavi della nicchia che custodisce il simulacro all’interno della Cattedrale di Siracusa. Un gesto, in occasione dell’esposizione straordinaria del fercolo previsto per domenica, per testimoniare la vicinanza ad un popolo devastato dalla guerra. Due donne sono arrivate dall’Ucraina nei giorni scorsi a Siracusa ed hanno trovato ospitalità in casa di famiglie siracusane.
La fuga dall’Ucraina
“Un’amica, che sta ospitando una madre ed il figlio, è stata per sette anni in Ucraina – dice all’AGI Pucci Piccione, presidente della Deputazione della Cappella di Santa Lucia – per motivi professionali ed in questo arco temporale ha conosciuto la famiglia ucraina. Il marito è rimasto in Ucraina mentre la moglie ed il figlio sono riusciti ad uscire dal loro paese: sono stati prima in Polonia per poi raggiungere Siracusa”.
La storia delle altre 2 donne
Beneficiaria delle chiavi di Santa Lucia una seconda donna ucraina. Prima dello scoppio della guerra, si trovava nel suo paese e per lei, così come per il compagno, che vive a Siracusa, è iniziato un incubo che è sembrato interminabile, conclusosi poco dopo aver messo piede in Polonia. L’ultima ad avere le chiavi sarà donna con doppia cittadinanza, russa e ucraina, residente a Siracusa, che vive un dramma nel dramma con i due paesi in conflitto.
“Ci affidiamo a Santa Lucia”
“Le chiavi della nicchia di Santa Lucia, in occasione di aperture straordinarie, le cediamo – dice all’AGI Pucci Piccione presidente della Deputazione della Cappella di Santa Lucia – ad alcune persone che hanno alle spalle storie significative. In questa occasione, abbiamo deciso di consegnarle alle ucraine che soffrono per la sorte del loro paese. Ha un valore simbolico, a loro doniamo le chiavi che custodiscono il cuore – conclude il presidente della Deputazione della Cappella di Santa Lucia – di questa città ed a Santa Lucia ci affidiamo perché si metta fine al conflitto”.
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