• Si celebra oggi a Siracusa la festa di Santa Lucia
  • Si ricorda il martirio della vergine nata a Siracusa
  • Non ci sarà la processione a causa del Covid19

Per il secondo anno consecutivo, a causa della pandemia, non ci sarà la processione del simulacro di Santa Lucia, la patrona di Siracusa.

La festa della patrona

Oggi è il giorno che ricorda il martirio della vergine siracusana e la tradizione vuole che il fercolo argenteo dalla Cattedrale venga trasferito alla Basilica di Santa Lucia, nel quartiere della Borgata, per poi ricondurlo nella sua “casa” all’ottavo giorno. Le restrizioni per il contenimento dell’emergenza sanitaria hanno impedito l’abbraccio dei fedeli alla santa, per cui il simulacro resterà in Cattedrale, visibili a tutti, dopo che è stato traslato dalla cappella che lo custodisce all’altare.

L’appello della Deputazione di Santa Lucia

Il presidente  della Deputazione della Cappella di Santa Lucia, l’avvocato Pucci Piccione, ha rivolto un appello ai fedeli ed ai devoti della patrona.

“Stiamo accanto ai poveri. Questo il senso della festa. Carità come accoglienza dell’altro. C’è un legame forte: ci sarà un salvadanaio durante questi giorni in Cattedrale. Chi vorrà, potrà dare qualcosa per i poveri aiutati dalla Caritas. Il Santo è testimonianza del Cristo vivente. Ed il volontario oggi ha un ruolo importante, concreto, di testimonianza”.

Il ruolo della Caritas

“Lucia non fa la carità. Ma da i suoi beni per i poveri, in un momento storico in cui i cristiani erano la minoranza – spiega don Marco Tarascio, direttore della Caritas diocesana -. La Caritas  quest’anno ha istituito il premio Santa Lucia: vengono presentati come icone del mondo moderno le persone che vivono la carità oggi”.

“Quest’anno abbiamo scelto di premiare tutti coloro i quali  durante il primo lock down, per due mesi, hanno messo a disposizione loro stessi. Si tratta di circa settanta volontari. Hanno messo a disposizione tutto: anche chi aveva a casa bambini piccoli, temendo contagi, è stato in strada. Credo che noi tutti siamo stati miracolati, perchè nessuno  è stato contagiato” conclude il direttore della Caritas.

La concelebrazione

Quest’anno sarà mons. Benoni Ambarus, vescovo ausiliare di Roma, con delega alla Carità, alla Pastorale dei migranti (in particolare Rom e Sinti) che presiederà la solenne concelebrazione domani, lunedì 13 dicembre, alle ore 10.30.

Concelebreranno Francesco Lomanto, Arcivescovo di Siracusa, e gli arcivescovi Giuseppe Costanzo e Salvatore Pappalardo.

L’incontro

Al posto della processione, alle ore 16,00, a palazzo San Zosimo in piazza Duomo, si terrà l’incontro con Mons. Benoni Ambarus, Vescovo Ausiliare della Diocesi di Roma e Delegato Pontificio per la Carità di Roma in collaborazione con la Caritas Diocesana, dal titolo “I poveri li avrete sempre con voi”.

Le reliquie in carcere

Nei giorni scorsi,  le  reliquie di Santa Lucia sono state portate nel carcere di contrada Cavadonna. Sono stati il presidente della Deputazione, Pucci Piccione, con il maestro di cappella Benedetto Ghiurmino e la componente della Deputazione Elena Artale, a portare le reliquie nella casa circondariale accolti dal direttore Aldo Tiralongo e dal cappellano padre Francesco Vinci.

I detenuti devoti

Alcuni detenuti hanno portato le reliquie in giro tra i reparti. Poi l’arrivo dell’arcivescovo mons. Francesco Lomanto e la celebrazione eucaristica. “Santa Lucia ha fatto una scelta vera, profonda, radicata, esistenziale – ha detto mons. Lomanto ai detenuti -. Solo nell’apertura a Dio e all’altro possiamo trovare la gioia, la vita. In fondo al vostro cuore sia sempre accesa la luce della vita”.

La cuccia

Come da tradizione, in occasione della festa di Santa Lucia, si prepara la cuccia. Si tratta di un dolce a base di grano bollito e ricotta.