“Il neonato, in caso di urgenza, deve essere trasportato dal punto nascita del Di Maria di Avola all’ospedale di Siracusa e non al San Marco di Catania, così come prevede il decreto della Regione del 2021″.

La vicenda

Lo afferma a BlogSicilia, Raffaele Stancanelli, presidente regionale della Sin, società italiana di Neonatologia, in merito a quanto sostenuto nei giorni scorsi dal deputato regionale di Fratelli d’Italia, Carlo Auteri a proposito delle criticità del servizio Sten per l’ospedale Di Maria di Avola.

Il caso è stato sollevato nel settembre scorso da 9 medici siracusani che, in una lettera, indirizzata ai vertici dell’Asp di Siracusa, hanno denunciato la precarietà del servizio, capace di mettere in grave pericolo l’incolumità del nascituro. Le parole del presidente della Sin smentiscono di fatto la ricostruzione fornita dal parlamentare regionale meloniano, che ritiene il San Marco il riferimento per lo Sten per l’ospedale avolese.

Le accuse del deputato di FdI Auteri

Nel suo affondo il parlamentare siracusano di FdI aveva attribuito le responsabilità dell’inefficienza del servizio, per il trasferimento del neonato da Avola ad un ospedale dotato di Terapia intensiva neonatale, al San Marco di Catania, anzi, a parere dell’esponente politico, “il direttore sanitario del reparto di pediatria dell’ospedale San Marco di Catania sostiene, infatti, che Avola sia a oltre 60 minuti di distanza e per questo non può inviare un’ambulanza della rete Sten/Stam”.

I tempi di percorrenza

Il presidente regionale della società italiana di Neonatologia, a proposito della tempistica legata allo Sten, spiega, intanto, quali sono i criteri. “Parliamo del tempo percorribile, che è una cosa diversa rispetto alla distanza kilometrica” precisa Stancanelli, per cui, quando un Punto nascita, privo di Terapia intensiva neonatale, in questo caso il Di Maria di Avola, richiede lo Sten, un mezzo, proveniente dall’ospedale presso cui il piccolo dovrà essere trasportato, deve impiegare un tempo di 60 minuti tra andata e ritorno.

Nel decreto è indicato Siracusa per Avola

“In queste condizioni, a parte che non è previsto da nessuna parte, è molto pericoloso proprio per l’incolumità del neonato.

A Siracusa, peraltro, c’è la Terapia intensiva neonatale, senza contare che si rientra nella soglia dei 60 minuti” taglia corto il presidente regionale dalla Sin, che sbandiera il decreto regionale del 2021 in merito al servizio Sten. “Il neonato deve andare nella Terapia intensiva della stessa azienda, e nel caso di Avola l’opzione è Siracusa, come previsto dal decreto regionale del 2021” chiosa Stancanelli.