Gli agenti di polizia di Siracusa hanno eseguito una misura cautelare in carcere nei confronti di un 34enne di Catania accusato di rapina aggravata in concorso con altri due complici non ancora identificati.

La rapina alla Esso di Priolo

Il colpo venne commesso l’11 gennaio scorso ai danni del distributore di benzina Esso a Priolo, sulla statale 114, ed in quell’occasione i componenti della banda fecero irruzione nel bar dell’area di servizio travisati dai passamontagna ed armati, uno di mitraglietta, l’altro di coltello mentre fuori il terzo uomo avrebbe fatto da palo.

Il bottino

Furono portati via 600 euro e 4 pacchi di sigarette, minacciando un dipendente dell’attività per poi dileguarsi a bordo di una macchina. Da quanto emerso dalle indagini della polizia, il 34enne, che nei giorni successivi era entrato tra i principali sospettati, avrebbe modificato alcune caratteristiche di quel veicolo.

Le pistole e le scarpe del rapinatore

Nel corso degli accertamenti, gli inquirenti hanno, di recente, eseguito delle perquisizioni a Catania, scovando  due pistole a salve prive di tappo rosso e di un paio di scarpe identiche a quelle utilizzate dall’indagato durante la rapina.

“Successivamente, la complessa attività investigativa ha consentito di acquisire gravi indizi di colpevolezza a carico dell’odierno arrestato, già gravato da precedenti penali per furto e detenzione di stupefacenti, compendiando un cospicuo quadro probatorio che ha determinato il P.M. procedente a condividere l’ipotesi accusatoria prospettata, richiedendo ed ottenendo il provvedimento cautelare nei confronti dell’indagato” spiegano dalla Questura di Siracusa.

Rapinatore preso nel Trapanese

Lo scorso 3 agosto avrebbe messo a segno una rapina in una farmacia di Mazara del Vallo. Insieme ad un complice vestiti con tute da meccanico con il volto coperto e armati di coltello sono entrati nella farmacia Lombardo in via San Pietro e minacciando i dipendenti hanno portato via 500 euro che si trovavano in cassa. I due fuggivano a bordo di uno scooter di colore scuro.

Grazie alle immagini dei sistemi di videosorveglianza un giovane di 35 anni di Mazara del Vallo sarebbe stato riconosciuto. Il gip di Marsala ha disposto gli arresti domiciliari. Sono in corso indagini per risalire al complice