Ci sono 11 esponenti di un clan mafioso di Siracusa tra i beneficiari del reddito di cittadinanza, come emerso al termine di un’indagine della Guardia di finanza di Siracusa. Nel complesso, sono 24 le persone, compresi quegli 11, che avrebbero usufruito del sussidio senza averne diritto per un esborso di oltre 200 mila euro da parte dell’Inps che avvierà le procedure per il recupero delle somme. Dai calcoli compiuti dai finanzieri, senza gli accertamenti i contribuenti avrebbero bruciato altri 135 mila euro.

Tra questi beneficiari,  3 non avrebbero comunicato di essere stati arrestati, altri 3 non avrebbero dichiarato di aver subito condanne nei 10 anni precedenti la richiesta. Ed ancora “13 familiari di detenuti hanno omesso di indicare, nelle istanze per il beneficio, la condizione detentiva del componente del proprio nucleo familiare ottenendo un sostegno economico senza riduzioni;-5 familiari di condannati non hanno comunicato la sussistenza di condanne definitive di un componente del proprio nucleo familiare, intervenute nei 10 anni precedenti la richiesta” spiegano dal comando provinciale delle Fiamme gialle di Siracusa.

Tra i requisiti di compatibilità, la legge prevede l’assenza di uno stato di detenzione e, più in generale, di condanne definitive intervenute nei 10 anni precedenti di chi ne fa richiesta. Se ad essere sottoposto a detenzione o condanna è invece un componente del nucleo familiare del richiedente, allora il sostegno economico è ridotto secondo parametri prefissati dalla norma.

I militari della Compagnia di Siracusa, hanno sottoposto ai controlli circa 100 nuclei familiari residenti nella provincia aretusea finalizzati alla verifica dei parametri richiesti dalla norma.

“Tra i detenuti, di cui 11 appartenenti a noti clan della provincia aretusea, risultano soggetti – dicono dalla Finanza – sottoposti a misura restrittiva per i reati di associazione a delinquere di stampo mafioso, estorsione, associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, tentato omicidio e rapina. Tutte le posizioni illecite sono state segnalate alla Procura della Repubblica di Siracusa per aver fornito dichiarazioni false e omesso informazioni dovute in sede di richiesta del Reddito di cittadinanza e, contestualmente, all’INPS per la revoca e il recupero del beneficio economico in questione”.