- Italia Viva Sicilia scende in campo per il referendum sulla riforma della giustizia
- Il responsabile della legalità in Sicilia di IV Giancarlo Garozzo bacchetta il Pd
- Garozzo, da sindaco di Siracusa, è stato al centro di uno scontro con la Procura di Siracusa
“C’è uno squilibrio di forze tra politica e magistratura a favore di quest’ultima. E dopo 30 anni la politica ha il dovere di procedere a una riforma”. Lo afferma Giancarlo Garozzo, ex sindaco di Siracusa ed attuale responsabile in Sicilia per la legalità di Italia Viva tra i sostenitori del Referendum promosso dai radicali e che vede della partita anche Matteo Salvini.
L’esperienza di Garozzo
Garozzo, quando ha ricoperto il ruolo di sindaco, è stato al centro di un durissimo scontro con la Procura di Siracusa, prima che scoppiasse l’inchiesta Sistema Siracusa, capace di alzare il velo sulla presunta corruzione degli avvocati Piero Amara e Giuseppe Calafiore, nei confronti del pm, Giancarlo Longo, per orientare i procedimento giudiziari in favore di gruppi imprenditoriali vicini ai due professionisti. Garozzo è stato anche imputato in un processo su un bando per il servizio idrico e poi assolto ma quell’inchiesta portava la firma di Longo, che ha patteggiato 5 anni di reclusione e le dimissioni dalla magistratura.
“Basta con l’abdicazione alla magistratura”
“Positivo che dal cappio sventolato in parlamento siano finalmente diventati garantisti”, dice l’ex sindaco di Siracusa. Per l’esponente siciliano di Italia Viva i 30 anni di silenzi della politica sono inaccettabili. “E’ arrivato il momento che la classe dirigente si assuma le proprie responsabilità lasciandosi alle spalle il processo di abdicazione ai propri compiti nei confronti della magistratura”. Garozzo sintetizza in breve cosa è indispensabile cambiare: la separazione delle carriere, la responsabilità civile dei giudici, la limitazione della custodia cautelare che va applicata per fatti gravi e la riforma dell’elezione del Csm, fino ad oggi nelle mani delle varie correnti, per una sorta di spartizioni”.
Stoccata al Pd
Giancarlo Garozzo non è preoccupato più di tanto dei compagni di viaggio per il Referendum. “Il nostro obiettivo – prosegue il dirigente regionale di Italia Viva – è quello di fare esprimere il popolo su temi cosi attuali e, al contempo, cosi antichi e irrisolti dalla politica. Allora ben venga qualunque compagno di viaggio. Bisogna garantire al Paese una ‘Giustizia giusta’. Garozzo sull’argomento lancia una frecciatina al Partito democratico che si è tirato fuori dalla partita del Referendum. “Come al solito il Partito Democratico di fronte a battaglie forti e necessarie si mostra timido ed incerto, peccato”.
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