“Il Tar di Palermo ha fissato per il 24 gennaio del 2023 l’udienza per il mio ricorso”. Lo dice Luigi Fiumara, medico chirurgo, originario di Floridia, direttore di Chirurgia generale dell’ospedale unico Avola-Noto, che si è candidato alle scorse elezioni regionali nella lista De Luca sindaco di Sicilia ma rimasto fuori dall’assemblea siciliana.
Le anomalie nei verbali delle sezioni di Siracusa
Secondo l’esponente politico, si sono registrate delle anomalie nelle operazioni di scrutinio, del resto in 43 sezioni, di cui 42 a Siracusa ed una a Lentini, la macchina elettorale si è paralizzata, ritardando così la proclamazione del presidente della Regione e dei parlamentari all’Ars. Il Tribunale di Siracusa ha provveduto poi a compiere le verifiche sui verbali di queste sezioni ma, come già denunciato dall’ex deputato regionale, Enzo Vinciullo, dalla lettura di questi documenti sono emerse tante perplessità.
“Più voti che schede”
“In alcune sezioni – dice a BlogSicilia Luigi Fiumara – si sono registrati più preferenze che schede: un fatto gravissimo ma abbiamo avuto modo di vedere delle altre anomalie, come la redazione dei verbali a matita o l’assenza di alcune buste. Lo stesso Vinciullo ha denunciato altri episodi, per cui, sostenuto dai miei collaboratori ed elettorali, ho deciso di presentare ricorso al Tar di Palermo”.
Il ricorso al Tar
Una strada che Vinciullo, come aveva ribadito nel corso della conferenza stampa di meno di un mese fa, non ha percorso, in quanto “non credo nella giustizia amministrativa”. Ci crede, invece, il medico chirurgo siracusano che ha scelto di essere seguito dall’avvocato Gaetano Maiolino.
E’ un legale a cui si è affidato lo staff di Cateno De Luca per contestare l’elezione a deputato regionale di Luigi Genovese, figlio di Francantonio che ha poi dovuto cedere il posto ad Alessandro De Leo, della lista De Luca sindaco di Sicilia.
“L’avvocato Maiolino – dice Luigi Fiumara – è molto esperto, come si è avuto modo di appurare nella vicenda che ha permesso a De Leo di conquistare il seggio all’Ars. Appena ha visto quanto da me prodotto non ha avuto alcun dubbio nel consigliarmi di presentare il ricorso”.
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