Gaetano Galvagno, 37 anni, per la seconda volta in Assemblea regionale siciliana, è il nuovo Presidente del Parlamento nella XVIII legislatura. Dopo  aver temuto che l’accordo saltasse la maggioranza ritrova un minimo di compattezza ma l’elezione avviene anche grazie al soccorso dei deputati di Cateno de Luca che hanno votato per il giovane presidente di Fratelli d’Italia.

Hanno pesato, nella scelta di Galvagno, non soltanto i suoi circa 14mila voti, ma anche la sua prima legislatura (la XVII dal 2017 al 2022, dunque quella appena finita) quasi interamente trascorsa da deputato segretario dunque nell’ufficio di presidenza, cosa questa che risponde a chi lo additava come scarsamente esperiente per quel ruolo.

Tempi quasi svizzeri alla prima seduta dell’Ars. Dopo la prima fumata nera, la seconda votazione finisce, dunque, con una fumata bianca. Iniziata alle 13,15 quasi senza ritardo sui tempi dettati dal  presidente provvisorio Laccoto.

I numeri

Presenti tutti i 70 deputati e tutti votanti senza alcuna astensione. Scatta l’appaluso quando Gaetano Galvagno ottiene il 36esimo voto che ne sancisce l’elezione. Singolari le schede bianche e qualche voto disperso.

Alla fine Gaetano Galvagno ottiene 43 voti nonostante le 11 schede bianche e i quattro voti a Giorgio Assenza.

La fumata nera a prima votazione

Al primo giro di valzer, come era prevedibile, era andato a vuoto.  Ma anche se l’elezione era prevedibile che non arrivasse a primo tentativo visto che la legge prevede una maggioranza dei due terzi dei parlamentari, a preoccupare era stata, da subito, la mancanza di un accordo.

Solo 34 i votanti. assenti dall’aula gran parte della maggioranza,  Il presidente dichiara non valida la votazione e rinvia di 15 minuti per procedere direttamente alla seconda votazione

L’accordo ritrovato ma con sostegno ulteriore

Dopo che si è insediata l’Assemblea regionale siciliana ed è partita la XVIII legislatura. presieduta, temporaneamente dal deputato più anziano Pippo Laccoto (Lega), si era appreso che le tensioni nei partiti erano in crescita. Non solo in Forza Italia ma anche dentro Fratelli d’Italia. Nell’ufficio di Presidenza provvisorio Laccoto chiamava i deputati segretari più giovani, Ismaele La Vardera e Calogero Leanza.

Galvagno presidente designato ma non eletto

Per la maggioranza il nome era quella di Gaetano Galvagno, ma l’accordo rischiava di saltare a prima chiama. A pochi minuti dall’insediamento dell’Ars, filtravano colloqui tra le opposizioni e pezzi del centrodestra,

Prime tensioni nella maggioranza: Forza Italia

Prima della seduta breve incontro all’Ars tra il presidente della Regione Renato Schifani e il leader siciliano di Fi Gianfranco Miccichè, nella sala della Preghiera. Un mini vertice irrituale ma che davanti ai cronisti, Miccichè ha definito come un “Incontro dovuto”. E ha aggiunto ironico guardando Schifani: “Diciamo ai giornalisti che non abbiamo nessun accordo”.

Prime tensioni nella maggioranza: Fratelli d’Italia

Ma anche dentro Fratelli d’Italia non era tutto liscio. A Galvagno, indicato da Ignazio La Russa, non segue una indicazione pacifica a livello locale. Così come fra i nomi fatti per la giunta regionale adesso irrompe quello di Scarpinato, altra indicazione romana non gradita a Palermo. Tensioni che rischia di far saltare ogni accordo nei primi due partiti del Centrodestra

Il Pd e Sicilia Vera si astengono a prima votazione

E senza accordo all’interno della maggioranza al primo giro tanto il Pd quanto Sicilia vera decidevano di astenersi. Impossibile, dunque, l’elezione del presidente e primo scrutinio quando il quorum era ancora di 46 voti.

Secondo tentativo dopo una breve sospensione

Dopo una breve sospensione il secondo tentativo serve a trovare l’accordo con pezzi dell’opposizione evitando l’aggiornamento a domani quando il quorum sarebbe sceso ulteriormente ma il segnale dato non sarebbe stato di una buona partenza. Anche se il soccorso De Luca lascia aperte mille questioni,

Dentro la maggioranza, invece, il tema sono quelle schede bianche, in gran parte di Forza Italia, e i voti a Giorgio Assenza che rappresentano il mal di pancia che si registra dentro Fratelli d’Italia

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