protocollo a siracusa per contrastare la dispersione scolastica

Revoca del reddito cittadinanza ai genitori che non portano i figli a scuola

Sono allarmanti i dati sulla dispersione scolastica nel Siracusano e così si è deciso di firmare un protocollo tra diverse istituzioni pubbliche con l’obiettivo di aggredire e ridimensionare il fenomeno.

I numeri della dispersione scolastica

La percentuale in Sicilia è del 21 per cento, secondo quanto emerge nel rapporto pubblicato da Save the Children nel settembre scorso ed attorno a questo numero si attesta anche la provincia di Siracusa, in linea, in sostanza, con la media regionale.

La firma del documento è avvenuta stamane nell’ex scuola di via Algeri che si è trasformata in un presidio dei carabinieri di Siracusa ma anche un centro per attività extra didattiche, a disposizione dei ragazzi del rione, tra i più difficili della città.

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Revoca del reddito di cittadinanza

Tra gli strumenti individuati per contrastare la dispersione scolastica, c’è la sospensione o addirittura la revoca del reddito di cittadinanza nei confronti di quei genitori, percettori del sussidio, che non si curano di mandare i figli a scuola.

“Il protocollo firmato a Siracusa è una estensione – dice Carla Santocono, Procuratore del Tribunale dei minori di Catania –  di un altro già in vigore a Catania da circa un anno. Il degrado sociale, economico ed ambientale che incide nella dispersione scolastica è fortemente connessa alla percezione del reddito di cittadinanza”.

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La collaborazione con l’Inps

“Quindi, la novità di questo protocollo crea – aggiunge Carla Santocono – delle sinergie anche con l’Inps  in modo tale che ove si rilevasse che in un nucleo familiare percettore del reddito di cittadinanza si registra un caso di dispersione scolastica, si può procedere con la sospensione o revoca del diritto di cittadinanza”.

Le sacche della dispersione scolastica

La dispersione scolastica cresce soprattutto in contesti socio economici molto svantaggiati, stando alle risultanze in mano alla Procura dei minori di Catania.

“Da quel che emerge dalle risultanze dell’autorità giudiziaria minorile, abbiamo rilevato – dice Carla Santocono, Procuratore del Tribunale dei minori di Catania – una estrema povertà educativa nei ragazzi che si trovano inseriti nel circuito penale, in particolare nelle zone di degrado economico e socio-ambientale vi è una stretta connessione con il fenomeno della dispersione scolastica. Questa povertà educativa pone le condizioni per l’inserimento dei minori in condotte di devianza di rilievo penale”.

I firmatari del protocollo

Il protocollo è stato sottoscritto dal prefetto di Siracusa, dal sindaco di Siracusa, dal Procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i minori di Catania, dal presidente del Tribunale dei minori di Catania, dal Procuratore di Siracusa, dal presidente della Sottosezione dell’Associazione nazionale magistrati, dal dirigente dell’Ufficio scolastico di Siracusa e dal direttore dell’Inps di Siracusa. All’iniziativa prenderanno parte il questore di Siracusa, il comandante dei carabinieri di Siracusa ed il comandante della Guardia di finanza di Siracusa.

 

 

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