“La Regione può spendere fino a circa 14 milioni di euro per il trasporto degli studenti: quelle somme  saranno coperte dallo Stato”. Lo ha detto il parlamentare regionale del M5S, Stefano Zito che, in merito alla riapertura degli istituti superiori prevista per il 7 gennaio, attacca la Regione che avrebbe dovuto presentare un piano sul trasporto dei pendolari tenuto conto dei fondi stanziati dal Governo nazionale. In sostanza, l’amministrazione regionale non avrebbe comunicato nulla, nessun documento su come affrontare il tema del trasporto con le adeguate misure di sicurezza.

“Un atteggiamento grave e miope che ci auguriamo venga adesso corretto, perché rischia – dice Stefano Zito, autore di una interrogazione – di scaricare ancora una volta sulle spalle degli studenti il peso della lentezza del governo regionale. Il governo Musumeci deve anzitutto spiegare perché non ha comunicato al ministero delle Infrastrutture e Trasporti i dati relativi ai servizi supplementari attivati e/o programmati nel settore del trasporto pubblico locale, a seguito dell’emergenza da Covid-19. La nostra Regione – sottolinea Zito – è l’unica, insieme alla Sardegna e alla Puglia a non aver fornito una simile comunicazione, in risposta all’interpello riguardo all’impiego dei fondi stanziati dal governo”.

Il parlamentare nazionale del M5S, Paolo Ficara, in proiezione della riapertura delle scuole superiori indica le cifre messe a disposizione dal Governo per agevolare i pendolari.  “Come Governo abbiamo – dice Ficara –  messo a disposizione risorse straordinarie: 900 milioni per l’anno 2020, a compensazione della riduzione dei ricavi tariffari, con la possibilità di utilizzare 300 milioni per i servizi aggiuntivi di trasporto pubblico locale e regionale, destinato anche a studenti. Ci auguriamo che stavolta, a differenza dello scorso mese di settembre, la Regione siciliana non si faccia trovare in ritardo e si attivi per non rimanere indietro in un servizio che, in tempi di pandemia, non può
essere abbandonato nelle condizioni attuali”.

In merito al rientro degli studenti delle scuole superiori  a Siracusa vi è stato nei giorni scorsi un incontro in Prefettura dove è stato elaborato un piano che consenta il ritorno di almeno il 75 per cento degli alunni. Nella bozza, che deve essere definitivamente approvata, sono indicati dei protocolli per la sicurezza degli alunni, in particolare per i ragazzi del capoluogo è stata prevista l’istituzione di una doppia fascia oraria su 6 giorni settimanali: 7.50/9.30 in ingresso; 12,30/13.30 in uscita.