E’ finita in Parlamento la protesta degli allevatori ed agricoltori siciliani, culminata, di recente, con le manifestazioni di diverse città siciliane. Nel Siracusano, c’è stato un corteo di trattori sulle vie principali di Palazzolo Acreide, Comune montano dove il settore rappresenta la fetta maggiore del pil locale.

I rincari per le aziende

Tra le cause delle proteste i rincari, sia delle materie prime sia dell’energia, carburante compreso, che rischiano di mandare in frantumi numerose aziende, sia agricole che zootecniche.   “Come abbiamo ricordato in Parlamento, la filiera agroalimentare – dice Paolo Ficara, deputato nazionale del M5S – nazionale ha garantito cibo di qualità ed a prezzi ragionevoli durante la pandemia, mentre ora è vittima di una ‘tempesta perfetta’”.

Le cifre della crisi

“Si stima un aumento minimo dei costi di produzione, a impresa, di 15.700 euro, sino ai 99mila euro per gli allevatori che utilizzano mangimi. Un’azienda su dieci molto probabilmente non supererà questo periodo di forti aumenti nei costi dell’energia e delle materie prime” spiega il deputato grillino.

Gli aiuti

Secondo il parlamentare nazionale del M5S, Il Governo nazionale, se vuol salvare il comparto, dovrebbe prevedere degli aiuti.
“C’è bisogno di aiuti economici e un decreto ad hoc che possa raccogliere tutte le misure possibili per sostenere il comparto primario in tempi strettissimi perchè gli animi sono già caldi e l’esasperazione e lo sconforto sono ai massimi livelli”.
Ce lo dimostrano le manifestazioni con i trattori nelle piazze, come quella di Palazzolo Acreide”  dichiara il parlamentare Paolo Ficara che ha richiamato le parole del collega Alberto Manca (M5S), intervenuto in Aula all’informativa del ministro Stefano Patuanelli sulle misure di sostegno per la filiera agroalimentare alla luce del conflitto tra Russia e Ucraina.