Il sindaco di Priolo, Pippo Gianni, è tra quegli amministratori per cui le scuole vanno tenute aperte e così, per non far perdere nemmeno un giorno di lezioni agli studenti, ha disposto la sanificazione nella giornata di ieri. Gli interventi sono tutt’ora in corso e termineranno in serata, domani al suono della prima campanella gli alunni potranno entrare in classe.

“Gli interventi hanno preso il via ieri e saranno ultimati oggi, in modo da permettere la regolare riapertura dei plessi; interessati dai lavori gli spazi esterni, le aule, i servizi igienici, le palestre e tutti gli altri locali. La sanificazione è stata disposta  per tutelare la salute della popolazione scolastica e di tutti i cittadini, in particolare dei più piccoli, prevenendo i contagi da covid19” spiega il sindaco di Priolo.

L’ultimo sindaco del Siracusano ad avere deciso di chiudere le scuole, sebbene in modo temporaneo per la sanificazione, è stato Giuseppe Di Mare, capo dell’amministrazione di Augusta. Un provvedimento che avevano già adottato i primi cittadini di Portopalo, Floridia, Melilli, Francofonte e Lentini, con quest’ultimo, Saverio Bosco, piuttosto duro contro chi vuole tenerle aperte.

“Le scuole non si chiudono per capriccio e nessun sindaco – aveva detto il sindaco di Lentini, Saverio Bosco – vorrebbe mai farlo, ma è impensabile che si possa stare con le mani in mano, quando l’Asp ha individuato parecchi cluster di contagio proprio all’interno delle scuole primarie e secondarie del nostro territorio. Come massima autorità sanitaria sul territorio, preferisco incappare in un provvedimento di “dubbia competenza”, piuttosto che assistere al proliferare di contagi, che dalle scuole si diffonderebbero nelle case dei nostri concittadini, mettendo a rischio la parte più vulnerabile e debole della nostra città, di Covid si muore ma di burocrazia non si vive”.

Di pressioni, da parte delle famiglie nei confronti dei sindaci, in merito alla sospensione delle lezioni è fortissima. Nel partito delle scuole aperte sono già iscritti il sindaco di Siracusa,  Francesco Italia, ma anche quello di Rosolini, Pippo Incatasciato che attacca coloro che insistono nel volerle chiuse.

“Populismo. Basta questo termine a spiegare tutto quello – dice Incatasciato – che si sta cercando di fare in questi giorni in città, più che collaborare c’è chi punta a remare in direzione contraria alla nostra amministrazione. L’atteggiamento politico che punta ad esaltare desideri e frustrazioni collettive, è diametralmente opposto a quello da noi adottato. La problematica è da giorni al centro della nostra attenzione e vorrei in primis rassicurarvi che, sia io che l’assessore al ramo manteniamo un dialogo con i dirigenti scolastici che ci aggiornano sulla situazione sanitaria”.