L’allarme sanitario, che galoppa a Siracusa a velocità doppia rispetto alle settimane scorse, avrebbe costretto l’Asp a chiudere, in via temporanea, la Rsa ricavata nell’area dell’ospedale Rizza. Non perché sono scoppiati dei focolai, non risulterebbero persone contagiate ma per l’esigenza di personale da destinare all’emergenza sanitaria. La chiusura non avverrebbe con effetto immediato, come confermato dalla Fsi-Usae, sindacato degli operatori sanitari, ma avverrebbe in un tempo non ancora definito anche per consentire di trovare posto agli ospiti.
Sulla vicenda è intervenuto il direttore generale dell’Asp di Siracusa, Salvatore Lucio Ficarra, per il quale “ad oggi non abbiamo questa previsione, tutto dipende dell’andamento dell’epidemia. Ma questo vale – spiega a BlogSicilia il direttore generale dell’Asp – per tutti i servizi che possono temporaneamente essere contratti se necessario ma al ridursi dei contagi si riespandono”
Il numero di pazienti, affetti da Covid19, è in aumento, basta dire che nella giornata di ieri nel Siracusano i positivi sono raddoppiati in poco più di un giorno, sfondando il tetto dei 2100 casi. Ed in merito ai posti letto all’ospedale Umberto I di Siracusa, stando a fonti mediche, rigorosamente anonime, ci sono 20 ricoverati in Malattie infettive, 12 in Pnemologia, e 7 in Terapia intensiva su 8 letti a disposizione.
Naturalmente, il problema non è solo a Siracusa ma spalmato su tutta la Sicilia ed il territorio nazionale, come si evince dal monitoraggio settimanale Iss-ministero della Salute
“Tutte le Regioni sono classificate a rischio alto di una epidemia non controllata e non gestibile sul territorio o a rischio moderato con alta probabilità di progredire a rischio alto nelle prossime settimane. È essenziale rafforzare le misure di mitigazione ovunque”. Un monitoraggio arrivato in ritardo ma che lancia l’allarme sulla progressione del virus. L’indice Rt nazionale ha raggiunto 1,7 e la situazione diventa preoccupante
“Per le Regioni/PA classificate a rischio moderato con una probabilità elevata di progredire a rischio alto nel prossimo mese, data l’elevata trasmissibilità e la probabilità elevata di un imminente passaggio alla classificazione di rischio alto, si raccomanda di considerare di anticipare rapidamente le misure previste per il livello di rischio Alto ed il corrispondente scenario come riportato nel documento “Prevenzione e risposta a Covid19”. E’ quanto raccomandato dal ministero e dall’Iss alle regioni. Una frase inserita nel consueto monitoraggio settimanale che più che un semplice monitoraggio diventa un invito al lockdown
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