Non è stato prorogato dall’Asp di Siracusa il contratto agli 11 educatori professionali ed assistenti sociali, assunti a tempo determinato, per l’emergenza Covid19. Continueranno, invece, a lavorare le altre figure e per chi è rimasto fuori la decisione della direzione dell’azienda sanitaria è discriminatoria.

Educatori ed assistenti tagliati fuori

“Solo a Siracusa è accaduto, da altre parti è stata mantenuta la continuità professionale per tutti” spiegano a BlogSicilia gli educatori ed assistenti sociali che aggiungono:  “non c’è stata alcuna motivazione da parte dell’azienda sanitaria ma non possiamo nascondere che ci è caduto il mondo addosso”.

Inoltre, “sapevamo – spiegano ancora – che il mandato sarebbe, prima o poi scaduto ma non potevamo immaginare di essere tagliati fuori prima degli altri, cioè il 31 ottobre”. Secondo quanto sostenuto dagli educatori professionali ed assistenti sociali, la proroga per gli altri “è di un mese, per cui i contratti scadranno a novembre ma siamo certi che vi sarà un prolungamento fino al 31 dicembre”.

La delibera

Nessuno, secondo quanto raccontano educatori ed assistenti, li ha avvertiti di questo cambio di programma. Se ne sono accorti dalla delibera.

“Con  delibera n. 1429 del 28/10/2022 – spiegano a BlogSicilia – il Direttore generale dell’Asp di Siracusa Dott. Salvo Lucio Ficarra ha prorogato i contratti al 30/11/2022 solo agli ingegneri, assistenti e collaboratori amministrativi e informatici, escludendo gli educatori professionali e gli assistenti sociali. Tutto ciò in contraddizione con l’atto di indirizzo n. 16867 del 23/03/2022  dell’assessorato regionale alla salute che invitava tutte le Asp a prorogare, seppur con rimodulazione oraria, tutti i precari amministrativi, tecnici e non sanitari fino al 31/12/2022″.

“Trattamento discriminatorio”

“E’ un trattamento ingiusto e discriminatorio – spiegano gli educatori ed assistenti –  operato unicamente dall’Asp di Siracusa, in quanto tutte le altre Asp della Regione hanno provveduto a prorogare i suddetti contratti a tutte le figure professionali del “click day”. Ci auguriamo un intervento da Palermo per tutelare queste figure professionali impegnate nell’emergenza Covid da oltre 1 anno e mezzo, al pari degli amministrativi e degli informatici”.