In piena bufera giudiziaria e politica, causata dallo scandalo sulla corruzione in Sicilia ed in particolare sulla gestione della sanità a seguito dell’inchiesta della Procura di Palermo, Fratelli d’Italia chiede l’invio degli ispettori del ministero della Salute.

La crisi politica

Un grattacapo in più per il Governo regionale, il cui presidente, Renato Schifani, dopo le richieste di arresto per l’ex Governatore dell’isola, Totò Cuffaro e del capogruppo della Dc Carmelo Pace, ha licenziato i due assessori dello Scudo crociato.

I casi del Papardo di Messina e dell’Asp di Siracusa

Il focus di FdI è concentrato su quanto accaduto al Papardo di Messina con delle morti sospette legate ad un’infezione post operatoria e sull’Asp di Siracusa, travolta dall’indagine dei pm palermitani che hanno alzato il velo su una gara d’appalto per il servizio di ausiliarato, la cui procedura sarebbe stata alterata per far vincere un’impresa, la Dussmann vicina all’ex presidente della Regione, Totò Cuffaro, che oggi si sottoporrà all’interrogatorio davanti al gip di Palermo.

“Non hanno mai pulito le sale operatorie”

Il caso Papardo è entrato nella vicenda dell’Asp di Siracusa per via di un’intercettazione di Paolo Russo, presidente della Commissione dell’Asp di Siracusa di quella presunta gara truccata, che parlando con il responsabile unico del procedimento, Giuseppina Di Mauro, di quelle morti sospette avrebbe detto: “non hanno mai pulito”, riferendosi alle sale operatorie dell’ospedale messinese.

La richiesta di invio dei commissari

Nella giornata di ieri, il deputato nazionale di FdI, Fabrizio Ciancitto, ha chiesto l‘invio degli ispettori del ministero della Salute perché si facciano verifiche sia a Messina sia a Siracusa e nelle ore scorse è intervenuto anche il parlamentare nazionale siracusano del partito del Premier, Luca Cannata, autore, peraltro, nei mesi scorsi di attacchi alla gestione del direttore generale dell’azienda sanitaria, Alessandro Caltagirone, indagato nell’inchiesta della Procura di Palermo.

Cannata contro l’Asp di Siracusa

Cannata aveva contestato il manager prima sulla questione dell’inquinamento causato dall’incendio di un deposito di rifiuti plastici di Augusta e poi sulla vicenda del minore di 11 anni ricoverato nel reparto di Psichiatria insieme agli adulti.

“Le parole emerse dall’inchiesta di Palermo, richiamate – dice Cannata – anche dal collega Ciancitto che ha chiesto anche lui ispezioni sugli ospedali siciliani, impongono adesso un intervento immediato per accertare non solo lo stato reale di disinfezione e sterilizzazione delle sale operatorie, ma anche le condizioni generali dei protocolli sanitari, delle procedure di sicurezza e dei controlli interni sull’intera sanità siracusana”.

L’affondo a Caltagirone: “Lascia un quadro che impone verifiche”

“In questo scenario, il Direttore generale Caltagirone dell’ASP di Siracusa  – prima autosospeso e adesso dimissionario – lascia – dice Cannata – un quadro che non può essere ignorato e che impone trasparenza immediata e verifiche rigorose. Non possiamo attendere oltre né permettere che dubbi così gravi rimangano sospesi.  La salute si difende con atti, controlli e responsabilità. È necessario garantire ai cittadini ospedali sicuri, reparti efficienti e procedure chiare”.