“C’è un tappo, c’è un freno: è la burocrazia figlia di un vecchio sistema dove si andava avanti soltanto se si aveva il padrino politico e non premiava la meritocrazia”. Lo ha detto a Noto il presidente della Regione, Renato Schifani, nel corso del suo intervento a Noto, davanti al suo popolo ed al ministro degli Esteri, Antonio Tajani, in occasione della convention organizzata da Forza Italia Siracusa, il cui cerimoniere è stato il deputato regionale di Rosolini, Riccardo Gennuso. Il Governatore, durante il suo intervento a braccio ha denunciato il freno alla spesa posto dai burocrati.
I posti di lavoro in 2 anni
“La mia battaglia quotidiana – ha detto Schifani- è contro certa burocrazia che paralizza la spesa e paralizza la crescita della Sicilia” dice Schifani per cui “la liquidità è aumentata” così come l’occupazione: sono stati realizzati 174mila posti in più in 2 anni di governo. Questi sono dati. Quando mi sono insediato avevamo il tappo delle assunzioni, non potevamo farle perché i conti non erano in ordine”.
Turismo in crescita
Il presidente della Regione ha snocciolato altri numeri quasi a sottolineare che per completare l’opera serve un altro mandato. “Nel 2022 il flusso turistico in Sicilia era di 4 milioni 800 mila visitatori. Nel 2024 siamo arrivati a 7 milioni di turisti” ha affermato Schifani che lancia la parola d’ordine: destagionalizzazione allo scopo di aumentare i visitatori nei periodi freddi. “Abbiamo i monumenti – ha detto Schifani- ma soprattutto abbiamo la scommessa della riapertura delle terme di Sciacca, Acireale, chiuse da più di vent’anni. Noi abbiamo investito, abbiamo fatto bandi e ci abbiamo messo i soldi”.
“Non possiamo vivere nell’immondizia”
Il Governatore ha poi rilanciato uno dei suoi più cari cavalli di battaglia: il piano rifiuti che si fonda sulla costruzione dei termovalorizzatori. “Non possiamo vivere nell’immondizia, non possiamo trascurare questo aspetto e paghiamo 10 milioni l’anno per portare i rifiuti all’estero. Abbiamo avviato il bando per la progettazione dei termovalorizzatori, siamo avanti, abbiamo le somme, abbiamo le risorse, 800 milioni di euro che aumenteremo con i fondi FERS. Coi termovalorizzatori produrremo anche energia produrremo ulteriore energia”. Nel suo intervento ha anche toccato la questione idrica con i tre dissalatori, Gela, Trapani e Porto Empedocle, che, secondo Schifani, saranno pronti in pochi mesi, sottolineando come il rifiuto al progetto di WeBuild era troppo oneroso per gli utenti.
Riforma della Corte dei Conti
Un altro tema molto caro a Schifani è la riforma della Corte dei Conti. “Io non voglio far polemica – ha detto Schifani- con nessuno, però pongo un tema sulla riforma che è stata esitata alla Camera dei Deputati dell’organizzazione del funzionamento della Corte dei Conti. io lanciai un appello per verificare il modello del sistema dei controlli che non può essere concomitante o invasivo mentre uno sta governando, ma o preventivo successivo perché non si può rischiare, come dice Sabino Cassese, la co-gestione”.
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