• Lettera del sindaco di Siracusa al ministro della Difesa per intitolare a Lele Scieri la caserma Gamerra di Pisa
  • In questa caserma, il parà siracusano ha trovato la morte nell’agosto del 1999
  • La Procura di Pisa ha indagato 5 persone per omicidio volontario

Intitolare la caserma Gamerra di Pisa ad Emanuele Scieri. Lo ha chiesto il sindaco di Siracusa, Francesco Italia, al ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, a cui ha inviato una lettera. Una scelta che, secondo il primo cittadino, avrebbe un alto valore simbolico, che cucirebbe una ferita lunga oltre 20 anni, perché proprio in questa caserma il parà siracusano, originario di Noto, ha trovato la morte nell’agosto del 1999.

L’inchiesta

E per questo delitto, la Procura di Pisa ha indagato per omicidio volontario con l’aggravante dei futili motivi i tre ex caporali della Folgore Alessandro Panella, Luigi Zabara e Andrea Antico e i due ex ufficiali, accusati di favoreggiamento, Enrico Celentano, all’epoca dei fatti comandante dei paracadutisti, e Salvatore Romondia. Il gup di Pisa dovrà accogliere o meno la richiesta di rinvio a giudizio dei magistrati.

La lettera

“Signor Ministro, in tutti questi anni, purtroppo, a noi siracusani, a quanti hanno conosciuto Lele e lo ricordano con affetto, è sempre sembrato che da parte dell’Esercito vi fosse una chiusura nei confronti della verità. Si è alimentata, nel corso di lunghi anni, l’impressione che i militari difendessero il “buon nome” della caserma (e quindi inevitabilmente anche i responsabili) e non volessero far luce sulla verità e reclamare giustizia” scrive il sindaco di Siracusa.

“L’Esercito dia un segnale”

“A pochi giorni dall’inizio del “giusto processo” le chiedo, signor Ministro, di dare un segno tangibile di questo cambiamento, di indicare con chiarezza da che parte stanno le forze armate in questo caso. Un segnale forte all’esterno e all’interno dell’Esercito sarebbe quello di intitolare, subito, prima del processo, la caserma Gamerra a Emanuele Scieri.

Valore simbolico

“Sono certo che non mancheranno altri luoghi per onorare in futuro la medaglia d’oro della seconda guerra mondiale, il maggiore Gian Paolo Gamerra. Ma oggi, trasformare la “Gamerra” in caserma “Scieri” avrebbe una forza, un valore, un’importanza simbolica che certamente non le sfugge e contribuirebbe e restituire a quel luogo
l’onore che il delitto ha inevitabilmente macchiato” conclude il sindaco.