Un compleanno importante, un compleanno che come tanti altri non ha potuto festeggiare. Lele Scieri avrebbe compiuto domani 50 anni. Il giovane avvocato siracusano vittima di nonnismo (due commilitoni, 24 anni dopo i fatti, sono stati recentemente condannati in primo grado per “aver cagionato con crudeltà” la sua morte) fu
trovato cadavere il 16 agosto 1999 nella caserma Gamerra di Pisa dove era giunto pochi giorni prima per assolvere gli obblighi di leva tra i parà della Folgore.

Lo striscione sul balcone del Comune

Per ricordare Lele Scieri, domani, giovedì 31 agosto, alle 10,30, raccogliendo una sollecitazione dell’associazione “Giustizia per Lele”, guidata Carlo Garozzo, che assieme alla famiglia ha portato avanti con tenacia e ostinazione la richiesta di verità, l’Amministrazione comunale esporrà sul balcone principale di Palazzo Vermexio lo striscione “Giustizia per Lele”. E’ lo stesso striscione che per la prima volta venne portato in corteo a Siracusa durante una manifestazione spontanea animata da migliaia di persone che nell’agosto del 1999 attraversò le strade della città.

“Un dolore collettivo”

“Quello di Lele non è stato mai “solo” il dolore di una famiglia, dei suoi amici più cari: è stato un dolore collettivo, lo sgomento di un’intera comunità”: lo dichiarano il sindaco Francesco Italia e l’assessore alla Cultura e alla Legalità Fabio Granata aggiungendo: “Esporre questo striscione-simbolo sulla facciata del Palazzo di Città avrà una valenza
particolare in una giornata così densa di significati: quello di domani non sarà solo il giorno del 50/mo compleanno ma pure il primo, dal quel tragico 1999, nel quale anche per la giustizia la morte di Lele non è più solo un “misterioso” accadimento ma un evento con precise responsabilità a lungo rimaste nell’ombra grazie a un malinteso e distorto senso di difesa dell’onore dell’Istituzione militare”.