Da scuola a presidio dei carabinieri nel rione dello spaccio, in via Algeri, una delle zone di Siracusa più difficili, sotto l’aspetto sociale e della presenza di gruppi legati al traffico di droga. La caserma è stata aperta lunedì e rientra n un più ampio progetto di recupero di una parte dell’immobile grazie a un finanziamento della Regione.

I fondi contro dispersione scolastica

Si tratta di fondi destinati alla lotta contro la dispersione scolastica attraverso la presenza delle istituzioni nei quartieri in cui il fenomeno raggiunge livelli allarmanti. L’iniziativa era stata anticipata  dal comandante provinciale dei carabinieri Gabriele Barecchia, nel suo discorso del 6 giugno durante l’annuale festa dell’Arma tenutasi al Teatro Greco. Due locali del plesso  dell’Istituto comprensivo “Chindemi” sono stati destinati ad ufficio con una presenza costante di carabinieri per il ricevimento dei cittadini e delle denunce.

I lavori di recupero

Con le somme ottenute, il Comune ha recuperato la palestra, l’auditorium e alcune stanze, due delle quali sono state messe a disposizione dell’Arma mediante comodato d’uso gratuito, mentre e i rimanenti locali sono stati consegnati all’Istituto Comprensivo.

Quando è aperto il presidio

Il presidio è operativo tutti i giorni feriali e la sua apertura rappresenta un potenziamento dell’azione delle forze
dell’ordine, e specificatamente dei Carabinieri, nel quartiere, attraverso la presenza di militari e anche con un’attività
di educazione perché l’Arma si è impegnata a realizzare progetti rivolti a minori per la diffusione della cultura della
legalità e della sicurezza.

Il sindaco, Francesco Italia, e l’assessore al Patrimonio, Agata Bugliarello, hanno espresso soddisfazione “per un’intesa
che contribuirà al recupero sociale di un quartiere non privo di criticità. Ringraziamo il prefetto, Giusy Scaduto, e il
comandante provinciale, colonnello Gabriele Barecchia, per l’attenzione e la sensibilità con le quali hanno aderito al
progetto che per noi significa soprattutto lotta alla dispersione scolastica. Un esempio di collaborazione virtuosa per
l’affermazione della legalità anche nei contesti più difficili attraverso un’azione che non può non basarsi
sull’educazione, la diffusione di modelli positivi e la presenza delle istituzioni tra i cittadini”

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