Il deputato regionale di Forza Italia, Nicola D’Agostino, ha chiesto al presidente dell’Ars l’istituzione di una commissione speciali di inchiesta sul caso del depuratore dell’Ias.

L’inchiesta per disastro ambientale

L’impianto, che si trova a Priolo ed è di proprietà della Regione, è sotto sequestro dal 16 giugno scorso su decisione del Tribunale di Siracusa che ha accolto la richiesta della Procura di Siracusa, a capo di una inchiesta per disastro ambientale. Nel pomeriggio, il presidente della Regione, Renato Schifani ha convocato, nella giornata di venerdì, un tavolo tecnico a Palazzo d’Orléans con tutti i dipartimenti regionali competenti.

Schifani convoca tavolo tecnico

“Tenuto conto dei gravi danni ambientali e delle ripercussioni al livello produttivo per l’intero comprensorio – afferma il presidente Schifani – affronterò immediatamente il problema, valutando le conseguenti azioni da porre in essere con la massima urgenza”

Il sequestro dell’impianto a giugno

Secondo gli inquirenti, i fanghi provenienti dalle imprese delle zona industriale non venivano trattati, causando, così, inquinamento nel mare. La Regione, poco dopo il provvedimento di sequestro, ha emesso una nuova Autorizzazione integrata ambientale, l’Aia, propedeutica ad uno stanziamento di fondi, per un importo di circa 20 milioni di euro, per rendere il depuratore adeguato alle norme sull’ambiente.

L’incidente probatorio

Nei prossimi giorni, però, ci sarà un incidente probatorio sull’impianto, al termine del quale si deciderà se la struttura può continuare ad operare ed in caso contrario sarà chiusa. Una conseguenza che bloccherà di fatto l’intero Petrolchimico: per fare un esempio è come se in un edificio mancassero i servizi igienici.

Il servizio su Report

Sulla vicenda Ias, Report, la trasmissione di Rai 3, ha realizzato un servizio in cui sono state evidenziate le criticità nella gestione dell’impianto, che, comunque, in Sicilia si conoscono bene, del resto l’epilogo dell’inchiesta della Procura siracusana è datata 16 giugno del 2022.  Il parlamentare regionale di Forza Italia, evidentemente, è rimasto colpito dal servizio, andato in onda lunedì sera.

“Chiedo al presidente dell’Ars Galvagno  -dice D’Agostino – l’istituzione di una Commissione speciale di inchiesta che ricostruisca competenze e negligenze, soprattutto della IAS, l’Industria acqua siracusana, una società mista pubblico-privato che gestisce l’impianto a maggioranza regionale, e dell’ARPA, ente totalmente della Regione che vigila per garantire il rispetto delle leggi a tutela dell’ambiente”.

“Governo regionale faccia luce”

Sulla vicenda è intervenuta l’ex deputata Ars, Daniela Ternullo, esponente di Forza Italia, che spinge il Governo regionale ad intervenire sul caso Ias.

“Ben venga pertanto la commissione d’inchiesta all’Ars proposta da Forza Italia. Ritengo però che per rispetto ai siciliani – essendosi prefigurato il reato di danno ambientale – il Governo attuale debba prendere subito la parola per fare luce su un impianto in cui la Regione è azionista di maggioranza. Chi ha sbagliato – dice Ternullo – è giusto che paghi, sia per avere immesso per anni nell’ambiente agenti tossici che per le conseguenze economiche che la chiusura del Petrolchimico avrà sull’indotto locale”.