“Lasciamo che siano i cittadini di Melilli a giudicare eventuali sue ultime e legittime scelte, che tuttavia, a parer nostro, non fanno altro che alimentare la disaffezione verso la politica ed i partiti”.

Lo afferma il coordinatore di Forza Italia Siracusa, l’ex senatore Bruno Alicata, commentando le indiscrezioni su l’ipotesi di passaggio da Forza Italia al Pd del sindaco di Melilli, Giuseppe Carta, che, proprio a BlogSicilia, ha confermato questa possibilità.

L’analisi di Forza Italia Siracusa

“Siamo grandi e vaccinati, e nel corso – spiega il coordinatore di Forza Italia Siracusa, Bruno Alicata – dell’ormai lunga, ahinoi, attività svolta con vari ruoli nell’unico partito frequentato dal 1994 ad oggi, abbiamo naturalmente conosciuto molte persone serie, nonché valorosi avversari competenti, corretti e leali, e poi, com’è naturale visti i tempi, anche molti opportunisti e giramondo della politica cui rimarrà per sempre ignoto il valore della coerenza, essendo altre le ragioni del loro impegno nell’arte del governare”.

Il coordinatore azzurro di Siracusa, che, prima delle elezioni a Melilli, aveva difeso la candidatura di Carta dopo gli attacchi della parlamentare regionale di Forza Italia, Daniela Ternullo, che, per essersi schierata dalla parte di Sorbello, rivale di Carta nella corsa a sindaco, ha perso il posto da commissario di Melilli di FI.

“Degrado della politica”

“Tutti i partiti fanno i conti oggigiorno – spiega Bruno Alicata – con tale umanità, saldata da un unico modo di esercizio del ruolo politico che, quasi sempre, non coinciderà mai con l’interesse collettivo. Da ciò discende amaramente il livello di degrado oggi raggiunto dalla politica, con le naturali dovute eccezioni”.

“Per quanto riguarda le indiscrezioni, non smentite, che vedrebbero – conclude Alicata – il sindaco di Melilli, già transitato in F. I. ed ufficialmente mai uscitone, possibile e prossimo esponente di un’area  del PD, “perché non avendo altro da fare” pensa a tale ipotesi, lasciamo infine che siano i cittadini di Melilli a giudicare eventuali sue ultime e legittime scelte, che tuttavia, a parer nostro, non fanno altro che alimentare la disaffezione verso la politica ed i partiti”

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