Negli ambienti della politica siracusana circola un’indiscrezione, quella che vorrebbe il sindaco di Melilli, Giuseppe Carta, esponente di Forza Italia, fresco di rielezione plebiscitaria, in predicato di candidarsi alle elezioni regionali nella lista del Pd. Una ipotesi che, secondo fonti politiche autorevoli dello stesso partito democratico, non è per niente campata in aria.

Qualche traccia, in effetti, la si trova sul terreno della politica, visto che lo stesso sindaco di Melilli, nella composizione della sua squadra di assessori, ha inserito Flora Incontro, esponente del Pd, già segretario del Pd di Villasmundo, frazione di Melilli, che ha avuto le rubriche Cultura e Spettacolo. Peraltro, nella lista “Andiamo Avanti” di Carta c’era anche Salvo Midolo, anche lui del Pd, ex capogruppo del Pd al Consiglio comunale di Melilli.

La rivalità con l’ex deputato Gennuso

Carta, che non hai nascosto di volersi candidare alle Regionali, avendolo annunciato anche durante i festeggiamenti per la sua rielezione, ha un rivale di non poco conto: Pippo Gennuso, l’ex deputato regionale sospeso dopo il patteggiamento per traffico di influenze.

I candidati nella lista di Forza Italia

Nella campagna elettorale per le amministrative a Melilli, Gennuso ed il sindaco di Priolo, Pippo Gianni, hanno sostenuto il rivale di Carta, l’ex assessore regionale, Pippo Sorbello. Sulla rampa di lancio per un seggio all’Ars c’è il figlio di Gennuso, Riccardo Gennuso, che ambisce ad entrare nella lista di Forza Italia, la stessa dove troverebbe proprio Giuseppe Carta.

In lizza, sempre nel partito di Berlusconi, ci sarebbe pure l’ex assessore regionale all’Agricoltura, Edy Bandiera. Insomma, una sfida politica piuttosto accesa ed estremamente competitiva.

Probabilmente, il sindaco di Melilli preferirebbe non avere come rivale il figlio di Gennuso, rivendicando non solo il successo elettorale del 12 giugno ma anche la sua militanza a Forza Italia, che l’ex parlamentare regionale non ha.

L’incastro con il Pd

Le ambizioni ma soprattutto i mal di pancia di Carta non sarebbero passati inosservati al Pd soprattutto dopo le dimissioni del segretario del Pd Siracusa, Salvo Adorno, esponente dell’area Dem, uscito di scena nonostante la pace sottoscritta alla fine del mese di maggio con l’altra fetta dei Dem, riconducibile a Gaetano Cutrufo, componente della segretaria regionale del Pd, vicino ad Anthony Barbagallo.

I mal di pancia nel Pd

Cutrufo è candidato alle Regionali per il Pd mentre ha fatto un passo indietro l’ex deputata nazionale, Sofia Amoddio, peraltro protagonista, insieme ad altri, di una lettera contro la candidatura di Caterina Chinnici alle Primarie del Centrosinistra, che, forse, ha accelerato le dimissioni di Adorno. Un’eventuale candidatura del sindaco di Melilli suonerebbe come una sfida allo stesso Cutrufo.

Il caso Spada

Nelle settimane scorse, si era profilata la candidatura nel Pd di Tiziano Spada, braccio destro del sindaco di Floridia, ma contestata da una larga fetta del Pd, tra cui Bruno Marziano, della corrente orlandiana, e Salvo Baio, esponente storico della sinistra siracusana. Solo che con l’uscita di Adorno, il nome di Spada, non sgradito a Cutrufo, è tornato a circolare.

La direzione deciderà la rosa del Pd

Spetterà, comunque, alla direzione provinciale del Pd, insediatasi alla fine del mese di maggio, decidere la rosa dei nomi, 5 in tutto, 3 uomini e 2 donne, che saranno candidati all’Ars.

 

 

 

 

 

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