Gli agenti di polizia di Siracusa hanno arrestato un uomo di 32 anni, Vincenzo Antonio Bottaro, 32 anni, e denunciato un 31enne, accusati di detenzione di sostanze stupefacenti per fini di spaccio. I due sono stati individuati dalle forze dell’ordine in via Santi Amato, nella zona di Santa Panagia, al centro di tanti traffici di droga: erano a bordo di una macchina e quando si sono accorti di essere finiti sotto i riflettori della polizia avrebbero provato a disfarsi della droga. Uno di loro, in particolare, avrebbe gettato un involucro, poi recuperato, contenente 3 grammi di cocaina e 2 grammi di marijuana.
Bottaro avrebbe avuto con se 122,80 euro in contanti, un taccuino con dei nomi, che testimonierebbero, a parere della polizia, la sua attività di spaccio. Inoltre, nella sua abitazione gli agenti delle Volanti hanno rinvenuto una dose
di hashish ed una di marijuana. E’ ai domiciliari, come disposto dalla Procura di Siracusa, e nelle prossime ore sarà sentito al palazzo di giustizia dal gip del tribunale in occasione dell’udienza di convalida della misura cautelare.
Nelle ore scorse, il gup del tribunale di Siracusa ha emesso una condanna a 3 anni ed 8 mesi di reclusione nei confronti di Giuseppe Pappalardo, 24 anni, impiegato, siracusano, accusato di detenzione di sostanze stupefacenti per fini di spaccio e detenzione di arma.
Il giovane, incensurato, difeso dall’avvocato Emiliano Bordone, nei mesi scorsi era finito in un’inchiesta su un presunto traffico di droga, coordinata dalla Procura di Siracusa, coordinata dal pm Marco Dragonetti, a seguito del ritrovamento da parte dei carabinieri del comando provinciale di Siracusa in un appartamento nella sua disponibilità, in via Enna, nel quartiere della Borgata, diverse dosi di cocaina, soldi in contanti, circa 800 euro, ritenuti dagli inquirenti il provento dell’attività di spaccio, materiale per confezionare dosi di “neve” .
Secondo quanto emerso nella ricostruzione delle forze dell’ordine, il giovane avrebbe provato a disfarsi di tutta quella merce lanciandola dal balcone ma al termine della perquisizione in quell’appartamento gli investigatori hanno pure rinvenuto un’arma, un fucile calibro 12 con matricola abrasa, insomma clandestina.
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