I carabinieri hanno arrestato Vincenzo Bramante, 35 anni, residente a Floridia, tatuatore, che dovrà scontare una condanna pari a 2 anni di carcere per detenzione di sostanze stupefacenti  ai fini di spaccio.

Di notte in carcere, di giorno al lavoro

L’uomo, difeso dall’avvocato Natale Vaccarisi, è finito in regime di semi libertà, in sostanza trascorrerà la notte in carcere, in una cella del carcere di Cavadonna, alla periferia sud di Siracusa, ma potrà recarsi con le sue gambe al lavoro. I fatti contestati si riferiscono al 2020, periodo in cui l’uomo venne arrestato in più occasioni, al termine di accertamenti delle forze dell’ordine in tema di contrasto al traffico di droga.

Il bunker della droga

Nel corso di una perquisizione nella sua abitazione, i carabinieri rinvennero  38 dosi di cocaina, 200 euro, un foglio con dei nomi appuntati, insieme alle cifre, e poi delle telecamere di sorveglianza che, secondo gli inquirenti, sarebbero state montate per controllare l’arrivo delle forze dell’ordine. Insomma, per i militari della tenenza di Floridia, l’uomo avrebbe trasformato la sua casa in un bunker per lo spaccio di droga.

La difesa dell’uomo

Nella sua deposizione, Bramante, durante l’interrogatorio in occasione dell’udienza di convalida della misura cautelare, spiegò che quelle telecamere le aveva montate per proteggersi dai ladri, in quanto avrebbe subito dei furti, per cui avrebbe pensato di installare un sistema di videosorveglianza. In merito, al ritrovamento di un foglio contenenti delle cifre accanto a dei nomi, ma non dei cognomi, l’indagato precisò che erano dei clienti per la sua attività di tatuatore. Sulla presenza di droga nella sua abitazione, Bramante sostenne che quelle dosi erano nella sua disponibilità, in quanto consumatore.

L’assoluzione in un altro processo

Bramante, nel luglio del 2020 venne assolto dall’accusa di detenzione di sostanze stupefacenti per fini di spaccio al termine del processo che celebrò al palazzo di giustizia davanti al giudice monocratico Liborio Mazziotta. Era stato tratto in arresto il 14 gennaio del 2020 perché trovato in possesso di 45 grammi di cocaina.

 

 

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