Il gip del Tribunale di Siracusa ha rimesso in libertà Fausto Caruso, arrestato nel marzo scorso, insieme ad altre 5 persone, al termine dell’operazione antidroga, denominata Gemini, conclusa dalla polizia. La difesa, composta dagli avvocati Antonino Campisi e Francesco Piccione, aveva presentato ricorso al giudice che, nelle ore scorse, ha deliberato per la liberazione di Caruso.

La vicenda

Gli indagati, Marco Busà, Massimo Buscemi, Angelo Parisi, e Paolo Vaccarella, mentre si trovano ai domiciliari Fausto Caruso e la moglie Eleonora Gennaro, sono accusati di  produzione, traffico e detenzione di sostanze stupefacenti nell’area delle case popolari di Avola, via Santa Lucia e via Boccaccio, con l’aggravante di avere, in concorso tra loro, organizzato l’attività di approvvigionamento, suddivisione in dosi e spaccio, in particolare di cocaina ed eroina.

Il giro di affari

Secondo gli inquirenti, questo commercio ha dato vita ad una “piazza di spaccio” in cui sono state riscontrare più di 150 cessioni giornaliere con, conseguenti, ingenti profitti economici, nell’ordine di diverse decine di migliaia di euro.

I turni di lavoro

Da quanto emerso nelle indagini, i promotori avrebbero organizzato un metodo di spaccio capace di funzionare 24 ore al giorno, senza soste, e con veri e propri turni di lavoro.

Smercio di eroina in casa

La gestione del traffico di stupefacente del tipo eroina, invece, sarebbe stata organizzata in maniera differente in quanto, uno degli arrestati, in via prevalente curava, personalmente lo smercio, ricevendo gli assuntori in prossimità dell’uscio di ingresso della propria abitazione.

Lo stipendio e i turni di lavoro

Nell’inchiesta è venuto fuori che ai pusher sarebbe stato dato uno stipendio ed ognuno di loro avrebbe avuto dei turni di lavoro, organizzati in modo che la piazza dello spaccio non chiudesse mai. Gli agenti di polizia hanno scoperto che ogni giorno ci sarebbero state oltre 150 cessioni di droga con profitti di diverse decine di migliaia di euro.

Come una catena di montaggio

La banda sarebbe stata pronta a fronteggiare anche eventuali imprevisti quale l’impossibilità lavorativa o -peggio- l’arresto di uno degli spacciatori sostituendolo con un altro di fiducia.

 

Articoli correlati