I carabinieri della Compagnia di Noto hanno arrestato per tentato omicidio in concorso continuato, porto abusivo di armi, minacce, danneggiamento Umberto D’Amico, 48 anni, residente a Noto, autore degli spari contro una casa in Ronco Paisiello, all’ingresso di Noto.
Secondo la tesi dei militari, sabato scorso, intorno alle 8,25, si sono uditi quei colpi di arma da fuoco esplosi da un fucile a doppia canna dal finestrino di un’auto con a bordo due persone. A premere il grilletto sarebbe stato il passeggero, identificato nel 48enne, che avrebbe agito, secondo gli inquirenti, per colpire un nucleo familiare con cui sarebbe entrato in conflitto.
Dopo i primi due colpi, l’uomo avrebbe ricaricato il fucile ma i rivali avrebbero reagito, sparando con una pistola calibro 9, ma i proiettili hanno forato le finestre della camera da letto e della camera da pranzo della abitazione di donna di 60 anni, che, per fortuna, non è rimasta ferita.
A quel punto, l’auto si è dileguata, facendo perdere le tracce ma le indagini dei carabinieri, nonostante la reticenza dei testimoni, hanno permesso di identificare l’uomo con il fucile che sarebbe sparito, facendo perdere le sue tracce.
Nella tarda serata di ieri, D’Amico si è consegnato spontaneamente ai carabinieri di Noto, accompagnato dal legale di fiducia e, al termine dell’interrogatorio, è stato dichiarato in stato di fermo. Su disposizione del pm della Repubblica Stefano Priolo, il 48enne è stato accompagnato nel carcere Cavadonna di Siracusa.
Le indagini dei carabinieri sono in corso ma si fa strada una prima ipotesi investigativa che pare individuare il movente del fatto di fuoco ancora una volta in presunte maldicenze su alcune donne della comunità.
“I carabinieri del Nucleo operativo di Noto stanno verificando varie ipotesi investigative, senza tralasciare eventuali legami tra la sparatoria di sabato scorso e la sparatoria avvenuta 29 settembre 2020 in via Rosselli a Noto tra due famiglie. In quell’occasione, i militari riuscirono ad individuare in pochi giorni, i sei protagonisti della sparatoria, sottoposti a fermo per tentato omicidio, e furono rinvenute due delle pistole utilizzate dai contendenti” spiegano dal comando provinciale dei carabinieri di Siracusa.
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