La recente chiusura di una porzione dell’Arenella ha ridotto drasticamente nel territorio di Siracusa l’area di litorale destinata al pubblico. Lo evidenzia l’associazione Raggruppamento Siracusa Sud che fa l’elenco delle zone di mare ormai inaccessibili, almeno per chi intende fare un tuffo o prendere la tintarella senza pagare.

Le spiagge pubbliche chiuse

“Dopo la chiusura di Via Lido Sacramento, l’interdizione della zona del Bunker alla baia di Fanusa, la piattaforma del Lido della Polizia all’Arenella, adesso un altro tratto di mare, quello dell’Arenella, viene sottratto alla pubblica fruizione”.

Tra lidi privati e cementificazione selvaggia

In effetti, le spiagge pubbliche a Siracusa sono risicatissime: nella stessa zona dell’Arenella, uno stabilimento privato occupa una porzione importante da ormai oltre 40 anni, gli altri tratti pubblici sono dei fazzoletti di sabbia, a causa dell’erosione del mare, favorita da una cementificazione selvaggia iniziata negli anni 70.

La situazione nei litorali siracusani

Stesso discorso anche a Fontane Bianche dove ci sono abitazioni sulla spiaggia, a meno di 50 metri, costruiti negli anni d’oro per i palazzinari. Analoghe situazioni pure in contrada Isola e contrada Fanusa.

Mai soluzioni concrete

“Ordinanze perentorie e giustamente d’autorità, ma soluzioni concrete non vengono attuate ed assistiamo, impotenti, a rimpalli tra Comune, Demanio, Capitaneria di Porto, Regione Sicilia, senza soluzioni” spiegano dall’associazione Raggruppamento Sud Siracusa.

La vicenda dell’Arenella

La decisione, assunta dalla Capitaneria di Porto, di chiudere la parte di spiaggia pubblica dell’Arenella, è motivata dalla circostanza che in questo tratto si è formato un pantano di notevoli dimensioni, in prossimità della foce del canale di scolo delle acque piovane provenienti dalla  Provinciale 104. Al Comune di Siracusa è stato chiesto di transennare l’area, alla Regione siciliana di provvedere a risolvere il problema.

“Il pantano si forma alla foce del Canale Mortellaro, problematica che noi del Raggruppamento Siracusa Sud attenzioniamo da più di due anni. Abbiamo ricevuto -spiegano dall’associazione – promesse di intervento che non si sono mai concretizzate, come la stessa pulizia del Mortellaro da monte a valle, malgrado ci sia già un progetto esecutivo che ne prevede la manutenzione che eviterebbe allagamenti che hanno interessato, e interesseranno, intere zone di Ognina e portato in momenti di crisi all’isolamento di Fontane Bianche”.