La stele  dedicata a Maria Grazia Cutuli, la giornalista di cui  ricade il ventesimo anniversario dell’uccisione in Afghanistan, posta nel largo a le dedicato nella zona della Pizzuta,  sarà recuperata grazie alla collaborazione tra Assostampa Siracusa e Liceo artistico Gagini.

Area abbandonata

L’area attorno alla lapide è completamente dimenticata, le erbacce hanno ricoperto tutto e da tempo, come spiega il segretario provinciale dell’Assostampa Siracusa, Prospero Dente, “al Comune di Siracusa era stato  richiesto un intervento di pulizia dell’area che da troppo tempo verso in condizioni di incuria”.

Da qui la decisione di provvedere alla bonifica della zona con la collaborazione dei docenti e degli studenti del corso di restauro che hanno compiuto un sopralluogo, insieme all’ex segretario provinciale dell’Assostampa, Salvo Fruciano, promotore dell’iniziativa in ricordo dell’inviata del Corriere della Sera.

L’omicidio

Insieme a Maria Grazia Cutuli, persero la vita anche l’inviato di El Mundo Julio Fuentes e due corrispondenti dell’agenzia Reuters, l’australiano Harry Burton e l’afghano Azizullah Haidari.  Un raid di morte, spiegò alcuni anni dopo un inquirente della Procura di Roma che sull’omicidio avviò subito una indagine, che avvenne in un periodo in cui in Afghanistan “gruppi di talebani, asserragliati su quelle montagne aggredivano e violentemente rapinavano tutti (e soltanto) i giornalisti occidentali che transitavano per quella strada che era la sola che portasse in Pakistan attraversando il distretto amministrativo di Sarobi

Il processo

Il 29 novembre del 2017 la corte d’Assise della Capitale ha condannato due cittadini afghani ritenuti appartenenti al commando di killer: Mamur e Zar Jan, entrambi di etnia Pashtun.  Ventiquattro anni di reclusione la pena inflitta per i due imputati all’epoca detenuti in patria dove, per l’agguato stavano scontando rispettivamente 16 e 18 anni di reclusione.

La corte di assise ha inflitto ai due imputati, che ascoltarono il verdetto tramite collegamento in videoconferenza, anche il risarcimento danni ai familiari della giornalista e alla Rcs per complessivi 250 mila euro