Sul tema delle piste ciclabili a Siracusa, che divide la città in due, come emerso nella trasmissione di BlogSicilia Sulle strade di Siracusa, torna il problema della loro fruizione.

La sosta delle auto sulle piste ciclabili

Come segnalato da diversi ciclisti, le corsie sono spesso invase della auto: in un video, realizzato nelle ore scorse, in viale Tica, una delle strade più importanti della zona nord della città, si scorgono numerose violazioni.

La più importante è la sosta delle auto ma anche di altri veicoli sulla pista ciclabile, rendendo complicato il passaggio per chi sta in sella alle bici.

La sicurezza precaria per i ciclisti

Oltre al nodo della fruizione, c’è il problema della sicurezza, perché i ciclisti sono costretti ad aggirare l’ostacolo, invadendo la carreggiata dedicata alle macchine. Ed una manovra brusca potrebbe comportare degli incidenti, come sono già capitati in diverse occasioni.

E la Polizia municipale?

La Polizia municipale potrebbe scoraggiare queste abitudini ma non è che di agenti se ne vedano tanti. Peraltro, il sindaco di Siracusa,  in occasione della presentazione del nuovo comandante della Polizia municipale, aveva detto che il nuovo indirizzo sarebbe stato di aumentare la presenza sulle strade dei vigili urbani. Una missione che non è stata ancora portata a termine.

Le critiche

Ma sul dibattito piste ciclabili sì o no, il coordinatore di Forza Italia di Siracusa, Gianmarco Vaccarisi, ha spiegato che questa nuova mobilità, così come è stata concepita, ha avuto l’effetto di ridurre le carreggiate con la conseguenza di avere aumentato il traffico e l’inquinamento da smog.

“Le piste sono pericolose per i ciclisti stessi, visto il manto stradale – dice Vaccarisi – non ottimale. Ho sentito il Capo di gabinetto parlare di modalità sostenibile: vorrei chiedergli? Che atti concreti ha prodotto per sostenere questa mobilità sostenibile? Cosa ha programmato? La mobilità sostenibile non è solo la realizzazione delle piste ciclabili ma anche parcheggi, aree verdi ed ancora un trasporto pubblico che funzioni e che sia alimentato con energia pulita. L’unico atto concreto che ricordo è stata l’eliminazione dei bus navetta

 

 

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