Uno delle critiche mosse da coloro che sono contrari ai concerti al Teatro greco riguarda la presenza della copertura in legno usata, peraltro, da anni, in occasione delle rappresentazioni classiche al Teatro greco. Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, nell’articolo firmato da Gian Antonio Stella, quella struttura creerebbe un microclima negativo per il calcare, con la conseguenza di arrecare danni importanti alla pietra.

Il documento della Sovrintendenza

Sul montaggio della copertura, legata alle tragedie organizzate dall’Inda, a partire dall’11 maggio, c’è, però, un documento della Sovrintendenza di Siracusa, inviato alla Fondazione Inda ed al Parco archeologico di Siracusa, risalente al 16 febbraio scorso che dispone 15 prescrizioni per salvaguardare la porzione dell’antica cavea su cui poi saranno sistemati gli spettatori.

“Tutte la attività oggetto – si legge nel documento – della presente autorizzazione saranno effettuate sotto la direzione del personale tecnico di questo ufficio, che qualora ne ravvedesse la necessità potrà impartire disposizioni in ordine alla tutela del monumento”.

La relazione sulle condizioni del Teatro greco

“Sul campo, tutte le operazioni previste sia per l’allestimento che per lo smontaggio dell’attrezzamento dovranno essere effettuate sotto il controllo di un archeologo specializzato in possesso dei titoli. L’archeologo dovrà produrre una relazione sullo stato del monumento prima dell’inizio dei lavori e, successivamente, allo smontaggio, una relazione sullo stato del monumento, evidenziando eventuali danneggiamenti occorsi”.

Infatti, nelle prescrizioni è indicato che prima delle operazioni di montaggio della copertura in legno “sarà effettuato un rilievo fotografico”.

Le critiche di Lazzarini

Secondo quanto sostenuto ieri mattina dall’assessore alla Cultura di Siracusa, Fabio Granata, il professor Lazzarini, dell’Università di Venezia, ha focalizzato le sue critiche, relative alla struttura in legno, sull’uso dei chiodi per il montaggio. Una tesi che per l’esponente dell’amministrazione di Siracusa è priva di fondamento in quanto per fissare la copertura si utilizzerebbero altri sistemi.

La questione dei chiodi

“Il contatto basetta ligneo- monumento, si legge ancora nel documento della Sovrintendenza, dovrà essere meccanicamente salvaguardato tramite interposizione di sacchetti di juta con trama e grammatura, mai inferiore a 305 g/m2, idonea a contenere sabbia e geotessuto ignifugo”

Inoltre, “nelle operazioni di montaggio delle strutture lignee della cavea e della scena sia evitato, per quanto possibile, l’uso di chiodi preferendo il sistema di avvitamento meccanico, così da evitare contraccolpi alle superfice lapidee. Le maestranze dovranno porre particolare cura affinché i chiodi non vengano dispersi nel monumento”.

Le opzioni per la sospensione dei lavori

“Qualora si rendesse necessario, ai fini delle tutela del monumento, questo ufficio si riserva, a suo insindacabile giudizio, di determinare varianti e modifiche alla realizzazione delle opere di attrezzamento. Inoltre, in caso di pericolo per l’integrità del monumento o di mancato adempimento delle prescrizioni, si riserva la facoltà di sospendere”

 

 

 

 

 

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