Il gup del Tribunale di Siracusa ha condannato a 5 anni di carcere Andrea Zappulla, 29enne di Sortino, accusato di tentato omicidio aggravato. L’uomo, difeso dall’avvocato Junio Celesti, ha scelto di farsi giudicare con il rito abbreviato mentre l’altra persona coinvolta nella vicenda si sottoporrà al processo ordinario.
La vicenda
Secondo quanto sostenuto dai magistrati della Procura di Siracusa e dai carabinieri, Zappulla, nel gennaio scorso, con l’aiuto di un complice avrebbe prima pestato un uomo, Antonello Zammataro Costanzo, suo conoscente, e poi avrebbe tentato di schiacciarlo tra la sua auto e la saracinesca di un bar. La vittima è riuscita a schivare la macchina per un soffio, riuscendo poi a mettersi in fuga.
La ricostruzione del giovane
Durante l’interrogatorio di garanzia, Zappulla avrebbe specificato di aver agito d’impeto ma il suo obiettivo non sarebbe stato di mandare all’altro mondo la vittima. Non sono chiare le ragioni del movente, nemmeno nel corso dell’udienza sono stati definiti con esattezza i contorni, di certo i due si conoscono ma le indagini non hanno ancora svelato le ragioni del risentimento del 29enne, che, a conclusione dell’udienza, è stato accompagnato in carcere.
La scoperta dei carabinieri
Il tentato omicidio è stato scoperto grazie al lavoro dei carabinieri, del resto la vittima, dopo aver subito l’aggressione non ha sporto denuncia. Il ritrovamento di un fazzoletto intriso di sangue, in prossimità del bar, ha indotto i carabinieri ad approfondire le indagini: analizzando le telecamere dei sistemi di videosorveglianza della zona è emerso che, durante la notte, davanti l’ingresso del bar, fosse avvenuta un’aggressione ai danni di un uomo, più volte colpito con bastoni, calci e pugni da due uomini.
La ricostruzione dei fatti con le telecamere
Grazie agli stessi filmati di videosorveglianza, i carabinieri di Sortino hanno identificato sia la vittima che gli aggressori, inoltre, hanno appurato che, dopo le percosse, gli aggressori volontariamente hanno investito, con la loro vettura, la vittima, rimasta incastrata, per qualche istante, tra il veicolo e la saracinesca del bar.
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