Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Siracusa , Salvatore Palmeri, ha rimesso in libertà Andrea Zappulla, 30 anni, di Sortino, arrestato dai carabinieri nel gennaio scorso con l’accusa di tentato omicidio aggravato.

Obbligo di dimora

L’uomo, difeso dall’avvocato Junio Celesti, era ai domiciliari, dopo che era stato in carcere, ed ora ha l’obbligo di dimora a Sortino ed il divieto di avvicinamento alla vittima.

Pm chiede giudizio per i due indagati

Il pm della Procura di Siracusa ha già chiesto il rinvio a giudizio per Zappulla e Gianpiero Pandolfo, coinvolti entrambi nell’agguato ai danni di Antonello Zammataro Costanzo.

La vicenda

Secondo quanto ricostruito dai carabinieri di Siracusa, i due indagati avrebbero prima pestato un uomo, loro conoscente, poi Zappulla avrebbe tentato di schiacciarlo tra la sua auto e la saracinesca di un bar. La vittima è riuscita a schivare la macchina per un soffio e secondo la ricostruzione dei carabinieri della Compagnia di Augusta l’intenzione del 29enne sarebbe stata di ammazzare quell’uomo.

La ricostruzione dell’indagato

Durante l’interrogatorio di garanzia, Zappulla avrebbe specificato di aver agito d’impeto ma il suo obiettivo non sarebbe stato di mandare all’altro mondo la vittima. Non sono chiare le ragioni del movente, di certo i due si conoscono ma le indagini non hanno ancora svelato le ragioni del risentimento del 30enne.

La scoperta dei carabinieri

Il tentato omicidio è stato scoperto grazie al lavoro dei carabinieri, del resto la vittima, dopo aver subito l’aggressione non ha sporto denuncia. Il ritrovamento di un fazzoletto intriso di sangue, in prossimità del bar, ha indotto i carabinieri ad approfondire le indagini: analizzando le telecamere dei sistemi di videosorveglianza della zona è emerso che, durante la notte, davanti l’ingresso del bar, fosse avvenuta un’aggressione ai danni di un uomo, più volte colpito con bastoni, calci e pugni da due uomini.

La ricostruzione dei fatti con le telecamere

Grazie agli stessi filmati di videosorveglianza, i carabinieri di Sortino hanno identificato sia la vittima che gli aggressori, inoltre, hanno appurato che, dopo le percosse, gli aggressori volontariamente hanno investito, con la loro vettura, la vittima, rimasta incastrata, per qualche istante, tra il veicolo e la saracinesca del bar.

 

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