Ricompattare il Centrodestra ma senza logiche da caserma. E’ quanto afferma uno degli esponenti più vicini a Totò Cuffaro, il coordinatore provinciale della Dc di Siracusa, Salvatore Andolina, assessore alla Polizia municipale di Avola, intervenuto alla trasmissione Talk Sicilia per discutere dei tormenti del Centrodestra siciliano e siracusano, divisosi in occasione delle elezioni del Libero consorzio del 27 aprile.

Gli scontri nel Centrodestra

A Siracusa, il neo presidente, Michelangelo Giansiracusa è stato sostenuto da una coalizione centrista, composta da Dc, Lega e Mpa-Grande Sicilia, mentre  FdI Forza Italia hanno partecipato solo con le proprie liste. Ne sono seguiti degli scontri, in particolare i due partiti maggiori hanno soprattutto attaccato i lombardiani, accusandoli di tradimento.

“Non ci sono generali e soldati nel Centrodestra”

“Non c’è dubbio che ci sono state frizioni, d’altronde le elezioni sono recentissime – dice a Talk Sicilia il coordinatore della Dc di Siracusa, Salvatore Andolina, per cui sono convinto che verranno stemperate. Detto questo, per noi della nuova Democrazia Cristiana il Centrodestra è un valore: un valore da perseguire, per cui la coalizione deve trovare le ragioni per stare insieme e per rilanciarsi ma allo stesso tempo il Centrodestra non può essere una caserma. Motivo per cui non ci sono i generali e di soldati. È una coalizione politica per cui tutte le forze politiche sono importanti e indispensabili”.

Il messaggio, “senza le forze minori si perde”

Il coordinatore provinciale della Dc, Salvatore Andolina, rimarca il ruolo della pari dignità nella coalizione, portando proprio ad esempio, il risultato delle elezioni provinciali. “Abbiamo visto che quando le forze minori si staccano, il Centrodestra non è più vincente, per questo è necessario anche trovare delle modalità comportamentali tale che ognuno deve avere rispetto dell’altro. Tutte le forze politiche che compongono il centrodestra devono avere pari dignità”.

L’appello a Cannata, Carta e Gennuso

Nel Centrodestra siracusano, oltre ai litigi legati alle elezioni del Libero consorzio, ci sono quelli, tutt’altro che rari, tra i tre pezzi da Novanta della coalizione: il parlamentare nazionale di FdI, Luca Cannata, ed i deputati regionali di Forza Italia e Mpa-Grande Sicilia, Riccardo Gennuso e Peppe Carta.

“Si tratta, innanzitutto, di tre politici e tre parlamentari di tutto rispetto che dimostrano – dice Andolina – quotidianamente grande capacità e grande appeal con il territorio. La politica, oltre ad essere l’arte del possibile, è anche l’arte della mediazione. Bisogna semplicemente sedersi attorno a un tavolo con un approccio di pari dignità e di rispetto”.

“A Siracusa non siamo a caccia di consiglieri”

La Dc, che è stata rilanciata un anno fa a Siracusa dal segretario nazionale Cuffaro affidando le redini del partito a Salvatore Andolina, si sta ramificando in molti Comuni della provincia: a Palazzolo c’è il sindaco, Salvatore Gallo, ad Avola è presente nell’amministrazione Cannata con lo stesso coordinatore ma a Siracusa fa ancora fatica.

“Entro fine maggio – dice Andolina – contiamo di fare il primo congresso provinciale che eleggerà gli organi dirigenti provinciali. In merito a Siracusa, non abbiamo eletto nessun consigliere comunale e non siamo a caccia di consiglieri comunali perché noi i rappresentanti del partito li vogliamo eleggere quindi aspettiamo le competizioni elettorali. In ogni caso noi doteremo da qui a qualche giorno la città di Siracusa di un coordinamento cittadino con un coordinatore un vice coordinatore una struttura dirigente. Non svelo i nomi diciamo in attesa di una comunicazione ufficiale, ma il lavoro è quasi del tutto completato”.

Salvare il Libero consorzio

Il Libero consorzio di Siracusa rappresenta un caso molto spinoso per via del fatto che si tratta di un ente senza soldi in cassa. Un aspetto noto prima delle elezioni e rilanciato proprio a Talk Sicilia dal presidente, Michelangelo Giansiracusa che auspica un provvedimento ad hoc, battezzato “Salva Siracusa” da parte del Governo nazionale. Una proposta rilanciata dal coordinatore della Dc di Siracusa.

“Il Governo Meloni – dice Andolina – deve istituire una norma per salvare il Libero consorzio comunale di Siracusa. Non per salvare l’ente in quanto tale ma per ridare l’ente di governo dell’area vasta al territorio della provincia di Siracusa, che è  strategico per tutta la Sicilia. Ecco perché diventa importante, e lo suggeriva Michelangelo Siracusa, che la coalizione che oggi ha vinto le elezioni debba avere delle interlocuzioni istituzionali di primo livello. Quindi, il presidente deve confrontarsi con il Governo nazionale e il Governo regionale e in questo tutta la deputazione nazionale e regionale anche dei partiti del centrodestra che non hanno fatto parte della nostra coalizione, devono assumere un ruolo strategico”.

La video intervista integrale