Negli interrogatori di garanzia,  legati all’operazione antidroga della Dda e della polizia,  su un presunto traffico di droga nel rione di Santa Panagia, a nord di Siracusa, gli indagati si sono avvalsi della facoltà di non rispondere ma nelle loro dichiarazioni spontanee hanno, sostanzialmente, affermato di non far parte di alcuna associazione.

“Nessuna associazione”

Una sorta di ammissione parziale delle accuse mosse dagli inquirenti tranne che per il vincolo associativo, determinante, ai fini processuali, sulla portata di una eventuale condanna. Questa la linea di Agostino Urso, Francesco Granata, Manuel Pisano, Concetto Urso e Pasqualino Urso, tutti difesi dall’avvocato Junio Celesti, finiti nella retata degli agenti della Squadra mobile.

16 misure cautelari

Nel complesso, sono state 16 le misure cautelari, di cui 10 in carcere, gli altri 6, di cui 2 palermitani, hanno rimediato l’obbligo di dimora nel comune di residenza con divieto di allontanamento dall’ abitazione tra le ore 21 e le ore 6 e l’obbligo di presentazione giornaliera alla polizia giudiziaria.

L’indagine della polizia e della Dda

L’indagine costituisce l’esito di una complessa ed articolata attività investigativa coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia e sviluppata dalla Squadra mobile di Siracusa in un arco temporale che va dal novembre 2017 al settembre 2021.

Lo spaccio in viale Santa Panagia

Dalle indagine, sarebbe emersa una fiorente e redditizia piazza di spaccio ubicata in viale Santa Panagia, che, secondo la polizia è “collegata ad una vera e propria associazione per delinquere dedita al narcotraffico e alla cessione di sostanze stupefacenti”

Turni notturni per i pusher

Nella tesi degli inquirenti, il gruppo si sarebbe servito di  pusher che ruotavano anche con turni notturni, “per garantire agli assuntori la possibilità di acquistare lo stupefacente i qualunque momento della giornata, e la cui base logistica ed operativa veniva individuati all’interno dell’abitazione di uno dei principali indagati”.

I sequestri ed il volume di affari

Nel corso dell’indagine, sono stati sequestrati oltre 3 kg di cocaina e più di 28 kg di hashish, unitamente a varie quantità di marijuana, pari ad n  mancato guadagno per il sodalizio criminale di oltre 1.000.000,00 euro, introiti che sarebbero stati ripartiti fra i sodali e reinvestiti per i conseguenti affari illeciti del gruppo.

Il prelievo di droga dai depositi

Ai vari “corrieri cittadini” sarebbe stato affidato, poi, il compito di trasportare la sostanza stupefacente dai prefissati luoghi di custodia, individuati all’interno della città di Siracusa, alla base operativa dell’associazione.

Asse con Reggio Calabria e Salerno

Per i magistrati della Dda di Catania, il canale di rifornimento della cocaina era l’hinterland della provincia di Reggio Calabria; inoltre, sarebbe emerso il coinvolgimento di fornitori di hashish sia del capoluogo palermitano che originari della città di Siracusa.

I nomi degli arrestati

Gli indagati sottoposti alla misura cautelare della custodia in carcere sono:
URSO Agostino, nato a Siracusa il 6.8.1957;

URSO Pasqualino, nato a Siracusa il 11.9.1972;

FALCO Carmela, nata a Pachino (SR) il 12.12.1960;

URSO Concetto (detto Simone), nato a Siracusa il 15.6.2000;

GRANATA Francesco, nato a Siracusa il 22.4.1979;

PISANO Manuel, nato a Siracusa il 25.4.1990;

AGLIANÓ Salvatrice, nata a Siracusa il 16.5.1996;

CAMPISI Marco, nato a Siracusa il 15.8.1976:;

RIANI Emanuele, nato a Siracusa il 22.1.1982;

TRINGALI Shajla, nata a Siracusa il 7.6.1994;

Gli indagati sottoposti alla misura cautelare dell’obbligo di dimora e dell’obbligo di presentazione
giornaliera alla polizia sono:

BERARDI Michael, nato a Siracusa il 30.8.1994

BRONTE Giuseppe, nato a Palermo il 7.10.1994

CARUSO Alfredo, nato a Palermo il 29.9.1984

DAVì  Vincenzo, nato a Catania il  24.4.1978

DEUSCIT Andrea, nato a Francofonte il 10.12.1968

DEUSCIT Marcello, nato a Francofonte il  29.10.1966