Il Gup del Tribunale di Messina ha prosciolto perché il fatto non sussiste una 50enne di Avola, Sonia Sirugo, coinvolta in una inchiesta della Dda di Messina e dei carabinieri per associazione finalizzata al traffico fi sostanze stupefacenti e di detenzione ai fini spaccio.
Udienza a Messina
E’ quanto emerso al termine dell’udienza preliminare, nel corso della quale il giudice ha stralciato le posizioni degli indagati che hanno optato per il giudizio abbreviato o scelto di patteggiare, per quanto riguarda gli altri il gup si è riservato di decidere.
Gli avvisi di conclusione indagine
La donna, difesa dall’avvocato Natale Vaccarisi, era stata raggiunta, insieme ad altre 35 persone, da un avviso di conclusione indagini da parte dei magistrati della Procura distrettuale antimafia di Messina, per cui gli indagati, in concorso fra di loro, nell’arco temporale compreso tra gennaio ed ottobre del 2017 avrebbero allestito un commercio di droga a Messina e nella sua provincia.
La tesi della difesa della donna
“La richiesta formulata dall’ufficio della Procura della Repubblica Distrettuale Antimafia di Messina per la mia assistita si basava – commenta l’avvocato Natale Vaccarisi, difensore della donna di Avola – su captazioni telefoniche ed ambientali ove non veniva mai indicata come parte attiva e i collaboratori di giustizia nulla dicevano sulla sua stessa figura, pertanto si è riusciti a dimostrare già in fase preliminare, che il fatto contestato era del tutto insussistente”.
Inchiesta stralcio della Dda
Questa inchiesta è uno stralcio di un’altra operazione che ha riguardato un gruppo malavitoso di Barcellona di Pozzo di Gotto, capace, con la sua forza intimidatoria, di condizionare le attività illecite nei Comuni della costa tirrenica del Messinese. Secondo gli inquirenti, la consorteria criminale avrebbe tentato di infiltrarsi nell’imprenditoria locale, in particolare nella commercializzazione dei prodotti ortofrutticoli, con l’acquisizione di aziende poi intestate a prestanome, e nella gestione dei locali notturni
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