La Procura di Ragusa ha disposto l’autopsia sul corpo senza vita di Angelo Giudice, il 73enne chirurgo siracusano vittima di un tragico incidente stradale avvenuto nella serata del primo gennaio sulla Statale 194, tra Pozzallo e Modica.
Una volta concluso l’esame autoptico, che sarà eseguito dal medico legale incaricato dal pm titolare dell’inchiesta per omicidio stradale, la salma sarà dissequestrata e restituita ai familiari per la celebrazione del rito funebre.
In sei nell’auto della vittima
Nell’auto in cui viaggiava Giudice, ex primario dell’ospedale Umberto I di Siracusa e che stava lavorando alla clinica privata Santa Lucia, ci sarebbero stati altri parenti, 6 in tutto, tra cui la moglie, e due nipotini, il più piccolo tra loro, di 6 anni, è ricoverato in gravi condizioni al Garibaldi di Catania in prognosi riservata.
Il conducente dell’altra macchina
Lotterebbe tra la vita e la morte pure il conducente dell’altra macchina, una Opel Corsa, coinvolta nell’impatto: la vittima, un uomo, si sarebbe procurato della ferite giudicate molto gravi. Gli inquirenti sono alle prese per ricostruire con esattezza la dinamica dell’impatto tra i due mezzi: avrebbero avuto un frontale ma resta da capire, ed è questo il lavoro più complesso, chi dei due conducenti ha avuto maggiori responsabilità in questa tragedia.
I dubbi degli inquirenti
L’autopsia potrebbe risolvere qualche dubbio che avrebbero gli inquirenti, a cominciare dalla sistemazione delle sei persone che si trovavano a bordo della Fiat Punto. Non è ancora del tutto chiaro dove si trovasse il chirurgo di Siracusa, la cui morte ha creato una onda di commozione in città. Giudice era persona molto nota a Siracusa per via della sua professione e per la sua passione civile e politica.
Il Rotary Club Siracusa Monti Climiti, con il suo presidente, Fabio Faraci, ed il direttivo, ha espresso cordoglio per la perdita di un rotariano quale era Angelo Giudice. “Personalmente ho conosciuto Angelo – dice Fabio Faraci – lo scorso novembre durante l’importante iniziativa della donazione del defibrillatore in piazza Duomo. Mi è subito apparsa persona gentile e perbene, sono molto addolorato”. “Una persona cordiale e disponibile, oltre che un rotariano attivo”- aggiunge uno dei fondatori del Club, Gaetano Papa.
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