Nel suo reggiseno trasportava 7,5 grammi di cocaina una donna di 29 anni, casalinga, incensurata, residente a Lentini fermata dagli agenti di polizia a bordo della sua macchina. Ma il grosso della droga, la presunta pusher, che è stata arrestata per detenzione di sostanze stupefacenti per fini di spaccio, l’aveva nella sua abitazione, dove, al termine della perquisizione, sono stati rinvenuti 170 grammi di cocaina, nascosi all’interno di un comodino della camera da letto. Dai calcoli compiuti dagli inquirenti, quel quantitativo avrebbe fruttato circa 25 mila euro. Le indagini, coordinate dai magistrati della Procura di Siracusa, sono concentrate sul ruolo della donna ma c’è il sospetto che dietro ci sia un familiare, il quale avrebbe usato la casalinga per i suoi affari. Forse, l’obiettivo era di distogliere l’attenzione degli agenti del commissariato di polizia di Lentini e la ventinovenne sarebbe servita a questo scopo ma il piano è andato male. Come disposto dai magistrati della Procura, la donna è ai domiciliari e nelle prossime ore sarà sentita dal gip del tribunale di Siracusa.
Proprio ieri, sempre nella zona nord del Siracusano, a Melilli, è stata conclusa un’inchiesta su uno spaccio di droga, che, in questo caso, era gestito da ragazzini ed in sei hanno ricevuto l’avviso di conclusione indagini. L’inchiesta, coordinata dalla Procura di Siracusa, ha avuto inizio nel 2018 dopo la scoperta di un ricco giro di droga controllato a vista, con turni di lavoro, da giovani vedette, allo scopo di avvertire i promotori in caso di arrivo delle forze dell’ordine, ma queste nuove leve avrebbero avuto anche il compito di spacciare cocaina, fumo ed erba. Poco più che ventenni e sempre con berretto da baseball e occhiali da sole per non essere riconosciuti, i pusher solitamente utilizzavano Whatsapp e Messenger per comunicare tra loro e non si curavano dell’identità degli acquirenti, cedendo stupefacenti anche a minorenni.
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