Aveva simulato un incidente stradale tentando di truffare un uomo di 85 anni con il classico trucco dello specchietto. E’ successo nei giorni scorsi tra le vie di Siracusa ma gli agenti della Polizia stradale sono riusciti ad individuare e denunciare il responsabile che deve rispondere di truffa aggravata.
La truffa
Secondo quanto emerso nella ricostruzione delle forze dell’ordine, l’anziano stava percorrendo la zona di corso Gelone, nel cuore della città, a bordo della sua auto, in cerca di un parcheggio per poi procedere allo shopping per i regali di Natale. L’attenzione del pensionato è stata attirata da un’auto di media cilindrata con alla guida un trentenne che gli avrebbe intimato di fermarsi.
L’inseguimento
La scena tuttavia non è passato inosservata all’attenzione di due agenti della Polizia stradale che, intuendo la truffa ai danni dell’uomo, si sono messi subito alla ricerca dei due veicoli coinvolti. Raggiunti i due mezzi, fermi sul margine della strada, gli agenti hanno chiuso il cerchio attorno al responsabile, che, stando a quanto riferito dalla vittima, avrebbe preteso un risarcimento per la rottura dello specchietto retrovisore esterno.
I consigli per evitare la truffa
“Alla luce di episodi come quello rappresentato, la Polizia Stradale raccomanda a tutti gli utenti di prestare la massima attenzione e di allertare immediatamente le forze di polizia qualora dovessero trovarsi in situazioni simili, non esitando a denunciare i responsabili” spiegano dal comando della Polizia stradale di Siracusa.
Il “trucco” è sempre il medesimo: individuata l’auto e la preda, generalmente persone anziane, il truffatore rincorre la vittima fino a fermarla accusandola di avergli rotto lo specchietto o ammaccato l’auto. Per rafforzare la propria tesi, al passaggio della vettura della vittima il truffatore lancia un piccolo oggetto sulla fiancata per simulare il contatto.
Le forze dell’ordine raccomandano sempre di chiedere la compilazione del modello di “constatazione amichevole”. A questo punto, generalmente, con la scusa che va di fretta il truffatore chiederà di pagare “cash”; bisogna opporsi a quella richiesta e chiamare subito le forze dell’ordine.
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