I carabinieri di Priolo Gargallo hanno arrestato, su ordine dell’Autorità Giudiziaria di Vercelli, una donna di 56 anni, Michela Casella,  siracusana che dal 2017 al 2020 si è resa responsabile di diverse truffe commesse nel Nord Italia ai danni di anziani.

La condanna

L’arrestata, sulla quale pendeva una condanna a 4 anni e 8 mesi di reclusione, si era resa protagonista di diversi episodi con il cosiddetto metodo della “truffa dello specchietto”. I carabinieri di Priolo Gargallo l’hanno così rintracciata e sottoposta agli arresti domiciliari come disposto dalla Procura che ha emesso il provvedimento. Sconterà a casa la sua pena.

Modus operandi

Secondo quanto emerso nelle indagini della Procura di Vercelli, la donna avrebbe seguito un preciso modus operandi: fingeva che una persona alla guida di un’auto gli avesse danneggiato la vettura e così chiedeva del denaro per la riparazione.

Come funziona

Il sistema è consolidato e sempre uguale. Un leggero urto magari specchietto contro specchietto, quasi sempre del tutto innocuo, ma il truffatore ha già lo specchietto dell’auto rotto e sostiene che il danno gli è stato appena provato dalla vittima prescelta.

Altri siracusani condannati per lo stesso reato

Nei mesi scorsi, gli agenti del commissariato di polizia di Noto  eseguirono un provvedimento di custodia cautelare nei confronti di un uomo di 72 anni, residente a Noto, nel Siracusano, in quanto condannato in via definitiva alla pena di 8 mesi di reclusione per aver commesso la truffa dello specchietto. I fatti, secondo quanto riferito dalle forze dell’ordine, risalgono all’aprile del 2010 e come disposto dalla Procura della Repubblica di Torino il settantaduenne sconterà la sua condanna ai domiciliari.

Precedentemente, gli stessi carabinieri arrestarono, su ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Torino, un 37enne residente a Noto, nel Siracusano, accusato di aver commesso la cosiddetta truffa dello specchietto, a Genova, ed un furto a Piossasco, nel Torinese.