• I carabinieri hanno denunciato 3 persone accusate di aver messo in piedi una truffa
  • Hanno venduto una macchina che era sottoposta a sequestro
  • Il caso emerso durante un controllo sulla Maremonti

Non volevano vendere di certo la Fontana di Trevi, come nel film Totòtruffa 62, ma una macchina. Solo che l’auto, come emerso nel corso delle indagini dei carabinieri, era sotto sequestro ed il proprietario non avrebbe mai potuto lucrarci.

Il controllo sulla Maremonti

Fatto sta che, con la complicità di altre due persone, tutte quante sono state denunciate dai militari, avrebbero organizzato il pacco all’ignaro acquirenti, che pensava di avere fatto un affare prendendo quell’auto, una Ford Fiesta a prezzo competitivo. I carabinieri si sono accorti della truffa quasi casualmente, fermando il mezzo, in un posto di controllo, sulla Maremonti, la strada che collega la zona montana con Siracusa.

“Ho comprato quest’auto”

Dai controlli sul terminale, si è accertato che il veicolo era sottoposto ad un sequestro, per cui non avrebbe potuto circolare, figurarsi metterlo in vendita. Il conducente, cioè il neo acquirente ha esibito il libretto di circolazione, che non avrebbe potuto avere in quanto nella disponibilità di chi sta compiendo accertamenti ed alle domande dei carabinieri della stazione di Buscemi ha detto di aver acquistato la macchina da poco tempo.

La truffa

Ne è scaturito un riscontro a ritroso sulla “vita” dello stesso, a seguito del quale, i militari hanno appurato che il vecchio proprietario, con la complicità di due persone, aveva denunciato falsamente lo smarrimento del libretto richiedendone il duplicato con il quale aveva potuto rivendere il veicolo attraverso un’agenzia di disbrigo pratiche.

Denunciati in Procura

I tre  sono stati denunciati in concorso all’Autorità giudiziaria per sottrazione di cose sottoposte a sequestro, violazione dei doveri di custodia e falsità ideologica, “mentre nessun provvedimento è stato preso
nei confronti dell’ignaro acquirente che potrà rivalersi nei confronti dei venditori” spiegano dal comando provinciale di Siracusa.