Ha rimediato una pena pari a 30 anni di carcere un ventenne di Avola, Giuseppe Lanteri, disoccupato, accusato dell’omicidio di Veronica Lopiano, un’infermiera in servizio all’ospedale Di Maria di Avola,  ammazzata a coltellate la mattina del 27 settembre del 2018.

La sentenza è stata emessa dal giudice per le udienze preliminari del tribunale di Siracusa, Carmen Scapellato, al termine del processo che, su richiesta della difesa, rappresentata dall’avvocato Antonino Campisi,  si è celebrato con il rito abbreviato. E’ stata accolta per intero la richiesta di condanna espressa dal pm di Siracusa, Tommaso Pagano.

Secondo la ricostruzione della polizia, alla base dell’omicidio  ci sarebbe il risentimento di Lanteri nei confronti della figlia della vittima dopo la fine della loro relazione sentimentale, avvenuta nel marzo del 2018. Nel giorno del delitto, l’imputato si sarebbe presentato nella casa della giovane, armato di coltello, ma ad aprirgli la porta sarebbe stata propria l’infermiera, colpita con diversi fendenti, tra cui uno alla nuca. Il ventenne, per qualche ora, fece perdere le sue tracce per poi essere rintracciato in prossimità di una scogliera.

Il legale dell’imputato aveva puntato molto sullo stato psicofisico del ventenne, affetto da epilessia. Nei suoi confronti, è stata anche eseguita una perizia dal consulente nominato dal giudice. “Il periziando è affetto da epilessia, può partecipare coscientemente al processo, al momento dei fatti presentava lievemente scemata la capacità di intendere e di volere” ha scritto nella sua relazione Elettra Cultrera.

La difesa della famiglia dell’infermiera, rappresentata dall’avvocato Sebastiano Troia, si è sempre opposta all’ipotesi dell’infermità mentale di Lanteri.

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