I carabinieri del comando provinciale di Siracusa hanno commemorato Carmelo Ganci, carabiniere, siracusano, medaglia d’oro al valor militare, ucciso nel Casertano il 4 dicembre del 1987 nel tentativo di sventare una rapina. Alla cerimonia che si è tenuta nella caserma del comando provinciale erano presenti il comandante provinciale dei carabinieri di Siracusa, il colonnello Giovanni Tamborrino e la sorella del militare ucciso, Rosa Ganci.
Nella sede dei militari, è stato realizzato un dipinto, raffigurante il carabiniere in Grande uniforme speciale, ai piedi del quale è stato deposto un cuscino di fiori ed osservato un momento di raccoglimento.
Carmelo Ganci era nato a Siracusa il 30 luglio del 1964. Appena 18enne, si arruolò nell’Arma e fu ammesso a frequentare il corso d’istruzione alla Scuola allievi carabinieri di Iglesias, nel Cagliaritano. Al termine del corso, fu destinato in provincia di Napoli, alla stazione carabinieri di Massa Lubrense, in prossimità di Sorrento. In seguito, fu trasferito in provincia di Caserta, alla stazione di Castel Morrone, ove prestò servizio per circa una decina di giorni prima di quel tragico 4 dicembre 1987.
Un destino crudele accomunò in quel tragico giorno il carabiniere Ganci ed il collega Luciano Pignatelli. I due, liberi dal servizio, a bordo di una Fiat Ritmo si misero immediatamente alla ricerca della Saab 9000 che una banda di criminali aveva usato pochi minuti prima per fuggire dal luogo dove aveva perpetrato una rapina, nel centro abitato di Castel Morrone. Percorrendo le possibili vie di fuga, i due militari riuscirono ad intercettare l’auto dei malviventi tra Castel Morrone e Piana di Monte Verna. I rapinatori, dopo una curva ed approfittando dell’oscurità, svoltarono in aperta campagna e, spenti i fari, attesero il passaggio di Ganci e Pignatelli. I due Carabinieri, raggiunti ed affiancati, furono fatti segno di colpi d’arma da fuoco e mandati fuori strada, e su di loro, ormai feriti, gli aggressori si accanirono con violenza, sparando decine di colpi, come evidenziato anni dopo nella sentenza che li condannò all’ergastolo.
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