Un incendio scoppiato nella tarda mattinata ha danneggiato un chiosco in legno ricavato nell’area vicina alla pista ciclabile, in Riviera Dionisio il Grande, nella zona nord di Siracusa. Ad indagare sono gli agenti della Squadra mobile di Siracusa, per cui il rogo è “di probabile origine dolosa” ma è subito iniziata la ricerca per individuare gli autori di questo gesto. Il nodo è legato alla chiave di lettura del messaggio, se, insomma, interpretarlo come un atto vandalico o un’intimidazione al proprietario.

Negli anni scorsi, questo stesso chiosco venne dato alle fiamme, dunque ci sarebbe un precedente ma con le attività commerciali chiuse, a seguito del decreto emanato dalla Presidenza del Consiglio per azzerare il rischio di contagio da Covid19,  è difficile legare questo avvertimento  ad una richiesta del racket delle estorsioni. Insomma, un bel rebus per gli agenti di polizia che, probabilmente, nelle prossime ore potrebbero sentire il gestore per accertare se ha ricevuto di recente minacce o se ha avuto degli scontri con qualcuno. Perché, gli inquirenti non escludono che dietro al gesto possa esserci una sorta di vendetta maturata nella sfera privata. Del resto, di fattispecie del genere ci sono relazioni piene nei cassetti delle forze dell’ordine: è capitato, e nemmeno troppo raramente, che il proprietario di una macchina o di un negozio, abbia subito un avvertimento con il fuoco per uno screzio apparentemente banale.

Il puzzle che gli inquirenti devono comporre è abbastanza complesso, frattanto si è già iniziato a lavorare e come primo passo sarebbero sotto osservazione le telecamere di sicurezza della zona: ce ne sono parecchie in quella porzione di area, usate spesso dalla polizia soprattutto per incastrare gli autori di atti di vandalismo nella pista ciclabile, per il momento chiusa dal sindaco per l’emergenza sanitaria. L’allarme è stato dato da alcuni residenti della zona che, dopo aver visto la colonna di fumo, hanno avvertito i vigili del fuoco.

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