È iniziato stamattina un intervento di pulizia di riva Porto Lachio, lo Sbarcadero Santa Lucia, e della vicina spiaggia libera. Ad intervenire sono stati gli operai dell’azienda della nettezza urbana di Siracusa che, oltre a raccogliere i rifiuti, hanno rimosso alcuni relitti di imbarcazioni da diporto danneggiate e abbandonate sulla banchina. La pulizia consentirà anche di migliorare la fruizione del mare in questi mesi estivi.

“Dopo le numerose richieste da parte dei residenti e degli avventori della spiaggetta – afferma l’assessore all’Igiene urbana, Andrea Buccheri – e dopo un accurato sopralluogo con i tecnici dell’ufficio Ambiente e della Tekra, abbiamo provveduto ad iniziare i lavori per la rimozione delle carcasse delle imbarcazioni abbandonate. Alla luce delle esigenze determinate dal necessario distanziamento sociale causato dalla pandemia, abbiamo ritenuto necessario restituire alla libera fruizione l’intero arenile e l’intera banchina dello sbarcadero. I bagnanti avranno così più spazio e a loro disposizione e potranno distribuirsi sull’arenile nel rispetto delle misure anti-contagio”.

Un’operazione di bonifica a pochi giorni da un’altra che ha permesso di sequestrare tre tonnellate di amianto in diverse zone della città. La raccolta dell’amianto è scattata dopo alcune segnalazioni di cittadini e ha riguardato zone solitamente poco transitate e, dunque, più “appetibili” a chi smaltisce irregolarmente i rifiuti: Provinciale Maremonti, via della Spigola (zona Asparano), via del Salgemma (Plemmirio), traversa Capocorso e contrada Sant’Elia (Cassibile).

Inoltre,  è stato pubblicato il calendario delle prossime giornate in cui il compattatore itinerante per la raccolta degli sfalci sarà presente nelle contrade marine. Il cassone sarà venerdì a Fontane Bianche (via Lago di Lugano), e lunedì 29 giugno a Plemmirio (via dell’Opale). “Questa iniziativa – conclude l’assessore Buccheri – consente di usufruire di un servizio molto utile a centinaia di persone che in autonomia decidono di pulire il proprio terreno o il proprio giardino. Una pratica che riduce i fuochi controllati degli sfalci, ormai vietati a decorrere dal 15 giugno, come prescritto dall’ordinanza del sindaco Italia”.