E’ bufera politica dopo la notizia di un emendamento al fondo nazionale anti default destinato ai Comuni della Sicilia e della Sardegna che ha consentito di fare arrivare alla sola amministrazione di Avola risorse per 5 milioni di euro capaci di rimettere in conti in ordine.
Il regista dell’operazione è il parlamentare nazionale di Fratelli d’Italia, Luca Cannata, vicepresidente della Commissione Bilancio della Camera, ex sindaco di Avola, firmatario dell’emendamento, fratello della sindaco della città della mandorla, Rossana Cannata, ex vicepresidente della Commissione parlamentare regionale antimafia.
Un caso nazionale, interrogazione al Senato del Pd
Una vicenda che ha sfondato i confini dell’isola, finita sulle pagine del Il Fatto quotidiano e prima su quelle de La Sicilia, soprattutto dopo l’interrogazione del senatore siracusano Antonio Nicita al ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, in cui emergono “le voci e la rabbia dei tanti Sindaci e Sindache che non trovandosi nelle medesime condizioni della fortunatissima unica destinataria del fraterno emendamento chiedono ai e alle parlamentari di rappresentare gli interessi di tutti e tutte con una legislazione di qualità, non discriminatoria o arbitraria” scrive Nicita.
I parametri ritagliati su misura
Nell’emendamento ci sono dei parametri che sarebbero stati ritagliati su misura per Avola, come quello sulla “popolazione compresa tra i 20 mila ed i 35 mila abitanti”, e poi la dotazione di un piano di riequilibrio finanziario “con una durata dal 2014 al 2023 approvato dalla Corte di Conti nell’anno 2015 e tutt’ora soggetta al controllo”.
FdI, “nessun nuovo criterio solo aggiunti 5 milioni di euro”
Secondo quanto fanno sapere da fonti di FdI, “non è stato aggiunto nessun nuovo criterio al fondo nazionale anti default ma sono stati trovati dal gruppo di Fratelli d’Italia e dal deputato nazionale Cannata 5 milioni di euro che sono inseriti ed aggiunti per i Comuni che hanno queste caratteristiche”. Insomma, FdI fa sapere che non sono state tolte risorse economiche da quel fondo ma sono aggiunti 5 milioni finiti, poi, nelle casse del Comune di Avola.
Nicita (Pd), “Fraterne coincidenze”
Secondo il senatore del Pd, Nicita si tratta di “fraterne” coincidenze, perché altro non sappiamo come definirle quelle che hanno portato all’attribuzione al Comune di Avola, in provincia di Siracusa, dell’intera dotazione nazionale, circa 5 mln di euro, di un fondo a favore delle amministrazioni siciliane e sarde”. Il senatore del Pd incalza il ministro: ” Il MeF era a conoscenza degli effetti concreti dei criteri arbitrari e ingannevoli dell’emendamento rivolto in teoria ai comuni in difficoltà di due regioni? Giorgetti e i suoi uffici hanno inteso quindi avallare consapevolmente questi esiti così incredibilmente particolari? “.
Rossana Cannata, “sono il sindaco di Avola, non la sorella di Luca”
La sindaca di Avola, Rossana Cannata, ha replicato con durezza: “Io sono il Sindaco di Avola e non la sorella di Luca. Non si è “qualcuno” per una parentela o per un cognome. Si è qualcuno – scrive Rossana Cannata sulla sua pagina social – per ciò che si è, per l’impegno quotidiano, per la dedizione, per ciò che si fa, non per chi si ha accanto. Non è una questione di sorelle o di fratelli. È una questione di capacità, di visione. Non è una favola di famiglia. È amministrazione vera, fatta di sacrifici, di scelte, di doveri verso una comunità e un territorio. Ed essere donna e sindaco, nel 2025, dovrebbe bastare a raccontare una storia di autonomia e competenza”
“Allora Nicita è il figlio dell’ex presidente della Regione”
Rossana Cannata rende pan per focaccia a Nicita, rispolverando le sue prestigiose parentele. “E quindi, Senatore Nicita, non c’è bisogno di alcuna interrogazione parlamentare! Sì, siamo sorelle, figli, fratelli di qualcuno. Come lei, del resto: figlio di Nicita, ex Presidente della Regione Siciliana. Il rispetto per i ruoli e delle istituzioni non è una concessione: è un dovere” chiosa Cannata.
Scerra (M5S), “penalizzati altri Comuni”
“Sono felice per il fatto che un Comune in difficoltà finanziarie come quello di Avola abbia un supporto da parte del Governo. In Sicilia, però, sono tanti gli enti locali alle prese con gli stessi problemi e tutti meritano lo stesso aiuto. Provvedimenti con parametri così restrittivi, quasi cuciti su misura, finiscono purtroppo per creare condizioni non paritarie” dichiara il parlamentare nazionale del M5S, Filippo Scerra. Il deputato aggiunge che “un Governo accorto dovrebbe garantire uguale accesso alle agevolazioni statali a tutte quelle amministrazioni che si trovano in condizioni simili a quelle di Avola ma che, invece, non sono state contemplate nel provvedimento. Lavoreremo per riparare a questo nuovo guasto del governo e assicurare pari dignità tutti quegli enti locali siciliani e sardi che con sacrifici e serietà stanno ripianando i conti pubblici”.






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