- Musumeci si dice pronto a comprare il vaccino russo Sputnik
- Linea unica per la gestione della campagna vaccinale
- Incontro con Draghi in conferenza delle regioni e dello Stato
“Se necessario siamo pronti a comprare il vaccino dai russi“. E’ il pensiero del presidente della regione Siciliana Nello Musumeci in una intervista a “La verità”. Un pensiero confermato questa mattina dal Governatore a margine della presentazione del nuovo ospedale che sarà realizzato a Siracusa.
Pronti a Sputnik
“Se saranno autorizzati acquisteremo i vaccini Sputnik ma come si chiamino, a me poco importa” dice Musumeci quando in Sicilia iniziano a scarseggiare le dosi di siero anti-covid. “Il gatto può essere bianco o può essere nero – ha detto Musumeci – l’importante è che dia la caccia ai topi. Se noi riusciamo ad avere un vaccino che ci consenta di far lavorare i nostri punti vaccinali tutto il giorno lavorando notte e giorno ne saremo lieti. Che venga dalla Cina dalla Russia o dall’America poco importa”.
Una unica linea generale
Il presidente chiede anche una linea unica per la gestione della campagna vaccinale. “Credo che sia importante avere una cabina di regia unica per dare linee comuni”. “Poi è chiaro – ha proseguito Musumeci – che ogni presidente di Regione, sulla scorta delle specificità della comunità che amministra, deve avere la possibilità di poter adattare alcune iniziative ma sostanzialmente bisogna muoversi all’interno di un’unica linea generale”.
Conferenza Stato-regioni
Il presidente della Regione anticipa quel che dirà al Presidente del Consiglio. “Parleremo nel corso della conferenza delle regioni e dello Stato e incontreremo il presidente Draghi, a cui ognuno di noi farà valere le proprie ragioni. Come sapete la Sicilia e la prima in Italia per somministrazione di vaccini”.
Raddoppiare gli hub
“Bisogna raddoppiare il numero degli hub” ha detto l’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza. “Il primo numero di Hub è stato calibrato sui vaccini che arrivavano. Oggi alle 15 si riunisce l’unità di crisi della Protezione civile nazionale – ha detto Razza- per individuare gli ulteriori Hub che saranno messi a disposizione. Gli Hub hanno funzionato permettendoci di essere tra le prime regioni in Italia per numero di dosi somministrate. E l’obiettivo è arrivare alle 50.000 dosi concordate con il generale Figliolo”.
“Il Caregiver va vaccinato però dobbiamo tenere conto della quantità di dosi che sino ad oggi sono state consegnate. Quando si verificano delle distonie spesso – dice Razza- non sono riconducibili a problemi di carattere organizzativo ma per la quantità e tipologie di vaccini che vengono consegnati. Oggi dobbiamo essere ottimisti perché il generale Figliuolo ci ha detto che tra aprile e maggio e giugno arriveranno 60 milioni di dosi e quindi avremmo la possibilità di soddisfare le esigenze di tutti”.
In merito all’istituzione della task force che si dovrà occupare delle autopsie per le morti sospette l’assessore alla Salute razza detto: “Siamo stati la prima regione in Italia a porci il problema. Condividere il protocollo adottato anche dall’autorità giudiziaria mi sembrava un presupposto indispensabile”
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