• Il sindaco di Siracusa difende l’assessore Granata protagonista di una bufera attorno a feste e vaccini
  • Il primo cittadino rivendica la libertà di pensiero
  • Sulle critiche a Granata parla di speculazione politica

“Non possiamo mettere alla gogna chi nutre dei dubbi sui vaccini”. Lo ha detto il sindaco di Siracusa, Francesco Italia, in merito alle polemiche sulle parole dell’assessore alla Cultura, Fabio Granata, che, in un post sul tema delle vaccinazioni, ha espresso le sue perplessità sul farmaco.

La difesa del sindaco

Il sindaco, Francesco Italia, ha difeso il suo assessore, rivendicando la libertà di pensiero. “E’ inutile nascondere – ha detto il sindaco di Siracusa – il fatto che ci sono persone, tra cui miei amici, che nutrono dubbi sul vaccino. Per quanto mi riguarda, io credo sia giusto vaccinarsi, lo hanno fatto i miei genitori. E poi, la mia giunta parla a pezzi molto diversi della città: ci sono quelli che hanno posizioni più vicine alle mie, altri che sposano le posizioni dell’assessore Granata, e così via”.

Caso politico

Sarà vero che dentro la giunta Italia ci sono vedute diverse su alcuni temi, certamente la presa di posizione di Granata non è piaciuta ad Italia Viva, presente nella squadra del primo cittadino. Proprio ieri, è intervenuta una esponente dell’Assemblea nazionale di Italia Viva, Vera Corso, molto vicina all’ex sindaco, Giancarlo Garozzo. ” Ci chiediamo cosa intenda fare il sindaco Italia nei confronti di un assessore che esterna i propri dubbi sulla campagna vaccinale e pretende di “essere lasciato in pace” perché parlare di Covid lo nausea” ha scritto Corso.  L’ex parlamentare regionale del Pd, Mario Bonomo, attuale coordinatore provinciale del nuovo Mpa ha, invece, chiesto le dimissione di Fabio Granata.

“Campagna elettorale”

Il sindaco, non facendo riferimento a nessuno in particolare, ha bollato come speculazioni politiche le critiche piovute sull’assessore alla Cultura. “Quel che spiace – ha detto il sindaco di Siracusa – è che qualcuno provi a gettare il fumo sugli occhi dei cittadini pensando di avere visibilità o di fare campagna elettorale”.