Disagi, nelle prime ore del mattino, all’Hub di Siracusa, in via Nino Bixio, dove si somministrano le dosi per il vaccino.
Secondo quanto riferito da una utente, che si era recata al centro insieme ad una parente, il personale ha informato, attraverso il megafono, che le scorte per le prime dosi del farmaco non c’erano. Nella loro disponibilità solo quelle per i richiami.
Una situazione di stallo che, però, si è sbloccata nella tarda mattinata, come riferito da una fonte interna all’Hub, per cui “le dosi sono arrivate, saranno chiamate le persone che erano in lista in mattinata”.
Attualmente in Sicilia possono prenotare la vaccinazione: gli estremamente vulnerabili, gli over 80, le forze dell’ordine, il personale sanitario, il personale scolastico, i 70enni, i 60enni, i conviventi/caregiver di soggetti ad alto rischio, i 50enni senza patologie, e adesso anche dai 16 ai 59 anni con lievi patologie.
La campagna dedicata a questa fascia di popolazione riguarda chi rientra nella categoria 4, ovvero chi è affetto da patologie neurologiche, malattie respiratorie, diabete, ipertensione arteriosa, Hiv, malattie autoimmuni, immunodeficienze, malattie cerebrovascolari, insufficienza renale/patologia renale, malattie epatiche, malattie cardiocircolatorie, patologie oncologiche.
Il rischio di infezione, ricovero e decesso diminuisce progressivamente dopo le prime due settimane dalla prima dose di vaccino, e dopo 35 giorni “si osserva una stabilizzazione della riduzione che è circa dell’80% per il rischio di diagnosi, del 90% per il rischio di ricovero e del 95% per il rischio di decesso. Questi effetti sono simili sia negli uomini che nelle donne e in persone in diverse fasce di età”. Lo rileva l’AGI illustrando il report di ministero della Salute e Iss sull’impatto della vaccinazione sui rischi di infezione e ricovero, frutto di una valutazione combinata dei dati dell’anagrafe nazionale vaccini e del sistema di sorveglianza integrata Covid19.